AGI - In attesa che la ricerca porti allo sviluppo di una cura o di un vaccino specifico contro l'infezione Covid-19, sono numerosi e diversi i farmaci attualmente usati sperimentalmente in clinica. I 4 farmaci principali, protagonisti dello studio "Solidarity Therapeutics Trial" dell'Organizzazione mondiale della sanità, secondo il quale hanno effetti minimi o nulli sono: il remdesivir, l'idrossiclorochina, la combinazione lopinavir/ritonavir e i regimi a base di interferone. Ma ce ne sono molti altri ancora in uso e in corso di valutazione.
Remdesivir
Il remdesivir è "il primo farmaco antivirale ad aver ottenuto l'autorizzazione dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) con indicazione specifica per il "trattamento della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) negli adulti e negli adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni e peso pari ad almeno 40 kg) con polmonite che richiede ossigenoterapia supplementare", si legge sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco.
Si tratta di un farmaco sviluppato contro l'infezione da Ebola e Marburg che agisce bloccando l'enzima RNA polimerasi, un processo fondamentale per la replicazione del virus all'interno delle nostre cellule.
Idrossiclorochina
L'idrossiclorochina è un farmaco sviluppato contro la malaria. Il suo uso è stato consentito nelle prime fasi dell'epidemia l'uso off-label o, sulla base dei dati preliminari disponibili. "Alla luce delle attuali evidenze di letteratura, l'AIFA conferma la sospensione dell'autorizzazione all'utilizzo off-label del farmaco al di fuori degli studi clinici", spiega l'Agenzia italiana del farmaco.
Liponavir/Ritonavor
Sono due farmaci usati contro l'HIV. Sono stati utilizzati nelle prime fasi dell'epidemia ma, anche in questo caso, l'Aifa ha deciso di sospendere l'autorizzazione all'utlizzo off-label.
Interferone
Rientra in una classe di farmaci utilizzati all'interno di studi per cercare di contrastare l'eccessiva risposa infiammatoria legata all'infezine. In particolare allo studio c'è l'Interferone--1a (IFN-1a), usato per il trattamento della sclerosi multipla.
Enoxaparina sodica
È un'eparina a basso peso molecolare ed e' uno degli anticoagulanti piu' utilizzati per la prevenzione e la terapia delle tromboembolie venose e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o allettati. Il suo utilizzo e' in corso di valutazione per contrastareche le alterazioni della coagulazione e le complicazioni trombotiche nei pazienti Covid-19. Il meccanismo d'azione dell'anticoagulante consiste nell'attrarre il virus che si attacca alla molecola del farmaco: il virus viene cosi' "ingannato" e, anziche' aggredire le cellule sane, aggredisce l'eparina.
Azitromicina
È un antibiotico della famiglia dei macrolidi, autorizzato per il trattamento di infezioni delle alte e basse vie respiratorie, infezioni odontostomatologiche, infezioni della cute e dei tessuti molli, uretriti non gonococciche, ulcere molli. Esistono prove che i macrolidi esercitino effetti benefici nei pazienti con malattie polmonari infiammatorie, oltre alla loro capacita' di inibire la replicazione dei batteri patogeni. Tuttavia, l'AIfa rilevache la mancanza di un solido razionale e l'assenza di prove di efficacia non consente di raccomandare l'utilizzo dell'Azitromicina, da sola o associata ad altri farmaci con particolare riferimento all'idrossoclorochina, al di fuori di eventuali sovrapposizioni batteriche.
Desametasone
È un farmaco steroideo, usato in combinazione con il remdesivir per curare il presidente degli Usa Donald Trump, viene utilizzato da oltre 50 anni contro diverse malattie infiamatorie, come asma, allergie gravi, artrite reumatoide, ecc. Viene somministrato ai pazienti nella fase piu' acuta di Covid-19. Il Desametasone è efficace nei pazienti affetti da iperattivazione del sistema immunitario, ultima fase della malattia che vede i danni maggiore arrivare non piu' dal virus ma dal sistema immunitario. Il farmaco quindi spegne l'eccessiva infiammazione che il sistema immunitario mette in atto per difendersi dal Covid-19 e proprio per questo il suo utilizzo e' indicato nei pazienti gravi e non in quelli lievi/moderati, in cui il suo intervento ridurrebbe l'efficacia del sistema immunitario nell'aggredire il Sars-Cov-2.
Terapia al plasma
La terapia al plasma è il trattamento che consiste nell'utilizzare il plasma dei pazienti guariti dal Covid-19, quindi ricco di anticorpi contro il nuovo coronavirus. Il protocollo sperimentale e' partito a Pavia e a Mantova, ma molte le citta' e i relativi centri che si sono aggiunti ai tes. Questa procedura e' stata collaudata gia' in Cina con risultati promettenti. I risultati pero' sono ancora contrastanti. Si attendono nuove valutazioni.