AGI - "Abbiamo fatto una prima valutazione. Prevedevamo di chiudere le quarte e le quinte delle secondarie superiori. Poi, abbiamo valutato, anche con le organizzazioni sindacali, che era impossibile per l'organizzazione scolastica. Abbiamo valutato le posizioni degli studenti universitari, degli asili, delle scuole private, abbiamo valutato tutto".
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta social, ripercorre i passi che hanno preceduto l'emissione dell'ordinanza che sospende le attività didattiche da oggi e fino al 30 ottobre. "Alla fine - sottolinea De Luca - abbiamo deciso, non di chiudere, perché non abbiamo chiuso le scuole, ma di fare didattica a distanza per quindi giorni per cercare di contenere l’onda di contagio".
"Qualcuno ha detto: questa era la priorità?", aggiunge il 'governatore'. "Non c'è priorità quando hai quei numeri - la sua risposta - quando devi contenere l'ondata, devi prendere una, due, tre, quattro decisioni che tutte insieme ti aiutano a contenere il contagio. Alcune decisioni sono più importanti, altre meno. L'insieme delle decisioni che prendi può produrre il risultato".
"Abbiamo deciso di prendere queste due decisioni avendo due obiettivi fondamentali. Ridurre al massimo i luoghi e le occasioni di assembramento, che sono la cosa che determinano la crescita del contagio, e cercare di frenare per quanto possibile la mobilità, il contagio sui mezzi di trasporto", conclude il presidente della Campania.
"Quando prendiamo queste decisioni, nessuno pensi che sono prese a cuor leggero. Sono destinate ad avere effetto perlomeno a 20 giorni di distanza. È ragionevole e responsabile prendere oggi decisioni difficili e non aspettare oltre".