AGI - Un sequestro da un milione e 200 mila euro: è l'ulteriore passaggio dell'indagine che nel giugno scorso ha coinvolto l'ex presidente della Camera, Irene Pivetti, e la sua holding Only Italia, insieme al pilota di rally Leo Isolani.
Questa volta ad essere coinvolti in prima persona sono proprio il pilota e la sua compagna, a cui sono state sequestrate le somme presenti su conti correnti con sede in Svizzera e Spagna. Ad eseguire la misura il Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano, su delega del pm Giovanni Tarzia, in base ad un'ordinanza a firma della gip Giuseppina Barbara.
L'ipotesi è quella di riciclaggio per cui in tutto sono 7 gli indagati, ritenuti responsabili di aver da un lato evaso il fisco e dall'altro sostituito o trasferito denaro proveniente dall'evasione.
In particolare i due coniugi marchigiani hanno simulato - secondo gli inquirenti - la vendita di tre Ferrari della loro società di eventi sportivi, per sottrarle agli occhi del fisco con cui erano indebitati. In realtà la coppia ha continuato a possedere le auto di lusso e a svolgere l'attività, non più in Italia ma alle Canarie.
Ad acquistare figurativamente le Ferrari era stata poi una società Hong Kong che, dopo aver comprato ad un prezzo di poco più di un milione di euro, ha rivenduto le autovetture ad un’altra società di Hong Kong. Coinvolti nelle varie fasi dell’operazione anche la figlia di Isolani, un notaio e due imprenditori (di cui uno cinese).
Già a giugno - in base alle indagini - era emerso il ruolo di intermediazione della Only, della Pivetti, nelle operazioni di Isolani. La vendita delle Ferrari alla hongkonghese Dahoe, del magnate Zhou Xi Jiang era stata anche celebrata con un evento a Palazzo Brancaccio a Roma, organizzato proprio dalla ex presidente della Camera, Pivetti.