AGI - L'epidemia di coronavirus ha causato una diminuzione dei tassi di ricovero volontario nei reparti psichiatrici nelle prime fasi successive alla sua insorgenza. Lo rivela uno studio apparso su Irish Journal of Psychological Medicine e di cui è coautore il professor Giovanni De Girolamo (Irccs Fatebenefratelli, Brescia), diffuso in occasione della Giornata mondiale della Salute mentale.
Lo studio ha preso in esame i ricoveri registrati in 7 reparti psichiatrici lombardi nel corso di 40 giorni (21 febbraio-31 marzo 2020) dopo l'inizio dell'epidemia di Covid-19 in Italia, in confronto a un analogo periodo di 40 giorni precedenti al 21 febbraio, e a due periodi (ciascuno di 40 giorni) del 2019.
Nei 40 giorni successivi all’inizio della pandemia in Lombardia si è registrata infatti una netta riduzione dei tassi di ricovero psichiatrico; questa riduzione era riscontrabile per i ricoveri volontari, mentre non si è registrata una sensibile riduzione per i cosiddetti Trattamenti Sanitari Obbligatori.
"La riduzione dei tassi di ricovero può essere ascritta al timore di recarsi in ospedale, visto come possibile sito di contagio, così come a un cambiamento della ‘soglia’ di tolleranza di problemi comportamentali che agiscono come stimolo per le richieste di ricovero da parte dei familiari o dei medici curanti" afferma De Girolamo.
"In altre parole - continua - durante una situazione eccezionale, come quella vissuta nei mesi passati, si potrebbe essere più propensi a tollerare comportamenti che in altri momenti potrebbero innescare, nel caso di persone affette da disturbi mentali, una richiesta di intervento e sfociare in un ricovero".
"Un’altra spiegazione - conclude - può anche riferirsi alla forzosa diminuzione delle situazioni ‘sociali’, quali discoteche, bar, ecc., in cui vi è un maggior rischio di fare abuso di sostanze o di alcool, il che a sua volta favorisce il contatto con servizi di emergenza. Va sottolineato che una simile riduzione dei ricoveri psichiatrici è stata riscontrata nel corso della Seconda guerra mondiale, e nei periodi successivi a catastrofi quali terremoti, alluvioni".