AGI - "La Chiesa sposa l'Illuminismo ma sarà inascoltata". Lo ha detto, in un'intervista a Repubblica, il filosofo Massimo Cacciari. Il Papa, spiega, "più volte utilizza le parole libertà, uguaglianza e fraternità, ossia il fulcro di quel pensiero laico storicamente opposto al pensiero della Chiesa. Da un punto di visto politico "Fratelli Tutti" è un po' più incisiva delle precedenti, anche se resta nel solco, ormai tradizionale, delle encicliche sociali di critica alla globalizzazione".
Pero' aggiunge anche: "Il discorso di Bergoglio è un grande appello alla fraternità universale che resterà, lo sappiamo, purtroppo inascoltato". Ovvero, dice Cacciari, si tratta di temi, come le disuguaglianze, la pena di morte, i migranti o la denuncia dello sfruttamento senza regole del pianeta, "ormai classici nelle encicliche della Chiesa" ed è più che "naturale che Bergoglio parli delle tragedie del mondo in questi termini".
Secondo Cacciari, tuttavia, "un elemento di novità, invece, è la condanna non solo della guerra, ma anche della guerra-giusta. Finalmente la Chiesa si è schierata contro", dice il filosofo, che avverte: dietro le parole del Pontefice "concrete, sento invece lo smarrimento di chi, con sensibilità religiosa, si chiede perchè in questi giorni bui stia invece vincendo l'Anticristo. C'è un senso di apocalisse in questa parte dell'enciclica".