AGI - Sono sempre di più gli incidenti stradali con il coinvolgimento di animali. E sempre più gravi. Una stima di Coldiretti parla di 10 mila episodi l'anno in tutta Italia, ma a far riflettere sono soprattutto i dati dello speciale Osservatorio Asaps: nel 2019 i sinistri classificabili come "gravi" erano stati 164 con 15 morti e 221 feriti. E nei primi dieci mesi di quest’anno, nonostante il lockdown, sono stati già oltre 90 con almeno 10 morti e una quindicina di feriti. Protagonisti sono spesso, ma non sempre, i cinghiali.
Ieri notte l'ultimo incidente in ordine di temp. Ha perso la vita una 21enne di Cremona. Secondo quanto ricostruito il cinghiale ha attraversato la strada provinciale mentre stava sopraggiungendo la Toyota Yaris con a bordo Lucrezia Minnilli, 21 anni il prossimo 15 dicembre. Travolto l'animale l'auto e' uscita di strada. Dopo l'incidente la giovane e' deceduta in ospedale mentre il fidanzato si e' salvato.
All'inizio di ottobre sul tratto novarese della A26, un’auto aveva investito due grossi cinghiali che stavano attraversando la carreggiata: nel violentissimo urto, due dei passeggeri - due giovani calciatori - sono morti e il terzo è rimasto ferito.
Ma quella appena conclusa è stata un'estate terribile sotto questo punto di vista. Il 18 settembre sulla strada Tiberina che da Acquasparta conduce a Montecastrilli, nel Ternano,a perdere la vita era stato un 54enne: dopo aver investito un cinghiale ha perso il controllo della sua Panda ed è andato a schiantarsi contro un pino.
La notte dell’8 settembre sulla carreggiata est della A4, tra San Stino e Portogruaro (Venezia), un cinghiale è stato colpito da più auto: una donna scesa per sincerarsi delle condizioni della macchina è stata travolta da una Mitsubishi e catapultata sul guard-rail. Cinque complessivamente i feriti.
Il 19 agosto in ospedale era finita ad Ancona un’altra donna, una 52enne, piombata con il suo scooter sul più grosso di una ‘famiglia’ di tre cinghiali: gli animali sono scappati per i campi mentre lei si è fratturata una gamba.
I cinghiali non sono però gli unici protagonisti di questo tipo di sinistri. Il 29 luglio a Cesena un ciclista di 55 anni è finito in rianimazione al Bufalini con diversi traumi: nel bel mezzo di una pedalata turistica con un gruppo di amici è caduto rovinosamente per colpa di una nutria che ha attraversato la strada.
Il giorno prima, a Belvedere di Misano Adriatico, all’origine della rovinosa caduta in moto di due centauri era stato un capriolo. Mentre il primo luglio a Tuili (sud della Sardegna) una 57enne era finita in ospedale dopo aver preso in pieno un gregge di pecore che aveva invaso la carreggiata.
Sempre secondo Coldiretti, sarebbero oltre 2 milioni i cinghiali che circolano senza freni per campagne e città danneggiando i raccolti e mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e delle aree intorno alle abitazioni,.
Oltre otto italiani su 10 (l'81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, incaricando personale specializzato per ridurne il numero. Il 69% ritiene che siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale.
Il risultato è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe casa in una zona infestata dai cinghiali.
Non solo: si stimano danni per oltre 200 milioni di euro ai raccolti con effetti anche sulla stabilità dei prezzi ma a preoccupare sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Un pericolo denunciato recentemente dalla virologa Ilaria Capua che ha parlato del rischio effetto domino se oltre al coronavirus la peste suina passasse in Italia dagli animali selvatici a quelli allevati.