AGI - "Naso chiuso, febbricola, un po' di tosse? Niente panico da Covid-19: siamo nella stagione dei virus parainfluenzali". Lo spiega all'AGI Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano: "Dai 4 agli 8 milioni di italiani verranno colpiti, come ogni anno, dai 'virus cugini' dell'influenza che danno appunto sintomi simili, ma tendenzialmente più lievi".
"Di questi virus ci sono 262 a fronte dei 4 dell'influenza vera e propria - aggiunge l'esperto -. Colpiscono frequentemente in questo periodo e, in generale, quando iniziano i salti di temperatura e sono molto comuni nelle scuole". Pregliasco invita, quindi, alla calma nel caso di un aumento della temperatura o in presenza di un raffreddore. "Non bisogna pensare automaticamente al nuovo coronavirus - sottolinea -. Così come non bisognerà andare nel panico in vista della stagione influenzale vera e propria".
"Dal momento che tra influenza, sindromi similinfluenzali e Covid-19 i sintomi sono analoghi, non bisogna perdere la lucidità. In genere, i virus parainfluenzali - continua Pregliasco - si presentano con meno sintomi, anche uno solo, e si risolvono nel giro di pochissimi giorni. L'influenza vera e propria tende invece a viaggiare con freddo intenso e prolungato, dunque più probabilmente da dicembre in poi". Il vaccino influenzale, secondo il virologo, quest'anno potrà essere molto d'aiuto. "Tuttavia, non ci proteggerà dai 'virus cugini'. Per questo - osserva - in presenza di febbre, tosse e raffreddore, anche se vaccinati contro l'influenza, non bisognerà subito pensare al Covid-19".
La buona notizia è che, a prescindere dal vaccino o meno, quest'anno si prevede una stagione influenzale più "mite". "Almeno stando a quanto successo nell'emisfero australe: mascherina, lavaggio mani, distanziamento, cioè tutte le misure di prevenzione contro il Covid-19, ci saranno utili anche per la prevenzione dell'influenza", conclude Pregliasco.