AGI - A partire dal 22 settembre tutti i passeggeri in arrivo dalla Francia (limitatamente alle Regioni Alvernia-Rodano-Alpi Hauts-de-France, Ile-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa Azzurra) avranno l'obbligo di effettuare un test molecolare o antigenico esattamente come già avviene da oltre un mese per chi proviene da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.
Lo comunica Aeroporti di Roma, con riferimento all'ordinanza del 21 settembre 2020 del Ministro della Salute, Roberto Speranza. Ricadono ad esempio in tale obbligo i passeggeri in arrivo a Roma Fiumicino con i voli da Parigi CDG, Parigi Orly, Marsiglia e Nizza e i passeggeri in arrivo a Roma Ciampino con i voli da Parigi Beauvais, Bordeaux e Lourdes.
I passeggeri non provvisti di attestazione di un idoneo test eseguito nelle 72 ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale e con risultato negativo, possono sottoporsi al test presso l'azienda sanitaria locale di riferimento entro 48 ore dall'ingresso nel territorio nazionale oppure effettuare il test nella aree allestite da ADR negli scali di Fiumicino e Ciampino.
In particolare all'aeroporto "Leonardo da Vinci", presso gli arrivi del Terminal 3 dopo l'uscita dalla sala riconsegna bagagli in uno spazio di circa 1000 metri quadri, sono stati allestiti box riservati dove i medici dell'USMAF/ASL effettuano i test rapidi. In alternativa, dal primo settembre è attivo presso il parcheggio Lunga Sosta dello scalo di Fiumicino il nuovo drive-in della Regione Lazio per eseguire i tamponi rapidi antigenici Covid-19, presidiato da personale medico e paramedico della Croce Rossa Italiana.
Anche all'aeroporto "G.B. Pastine" di Ciampino, presso il Terminal arrivi, sono presenti box riservati dove i medici dell'USMAF/ASL effettuano i test molecolari o antigenici Covid-19 per i passeggeri in arrivo da Croazia, Grecia, Malta e Spagna e dalle regioni francesi Alvernia-Rodano-Alpi Hauts-de-France, Ile-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Sileri: "Rischio molto elevato"
"Il rischio di casi di importazione dalla Francia è molto elevato", dice il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a InBlu Radio. "Servirebbe una strategia più ampia, non solo dell'Italia nei confronti della Francia ma una visione dell'intera Europa per dare delle linee definite", ha osservato Sileri. "Oggi è la Francia, ma domani i casi saliranno in Germania e poi in Inghilterra. Fino a quando non avremo un vaccino questo è cio' che dobbiamo aspettarci".
"Potremmo fare dei test all'aeroporto anche se il tampone negativo non porta il rischio a zero. L'alternativa è avere un tampone antecedente di 2-3 giorni la partenza. Questo significa convivere con il virus perché il rischio non può essere zero. Se tutti gli Stati facessero questo potremmo intercettare quei casi che potrebbero innescare dei focolai. Il rischio non sarà mai zero ma controllato", ha commentato il viceministro.
"Quando si parla di seconda ondata si innesca il panico. La seconda ondata che vivremo in tutto il mondo difficilmente sarà come quella di febbraio e marzo perché significherebbe non usare la mascherina, non lavarsi le mani e stare vicini. E poi oggi abbiamo la sorveglianza con i tamponi. Faccio dunque fatica a pensare che oggi ci potremmo trovare nella stessa situazione di febbraio e marzo quando il virus ci ha attaccato alle spalle. La circolazione del virus salirà, questo è innegabile. I casi di contagio continueranno a salire però lo faranno in modo graduale. Saliranno con una crescita controllata attraverso tamponi e sorveglianza. I focolai saranno tantissimi e ci sarà anche una sovrapposizione con le sindromi influenzali. Ma non dobbiamo preoccuparci".
"A febbraio-marzo - ha concluso Sileri - il virus è entrato prepotentemente nelle residenze per anziani. Oggi nelle Rsa il virus non entra perché ci sono dei protocolli. Questo accade anche negli ospedali che nei mesi scorsi sono stati degli amplificatori della diffusione del virus. Sono molto più preoccupato dei pranzi della domenica in famiglia e delle cene con amici. Molte persone pensano che il virus non se lo sono preso questo e' un errore che non deve essere commesso oggi".
L'ordinanza del Ministro Speranza stabilisce infine che per i passeggeri provenienti dalla Bulgaria cade l'obbligo della quarantena ma resta quello dell'autodichiarazione in ingresso, mentre viene da oggi ammesso l'arrivo di passeggeri che hanno risieduto in Serbia negli ultimi 14 giorni. Per tali passeggeri, tuttavia, permane il divieto sui viaggi non essenziali ed e' richiesta la quarantena in ingresso in Italia.