AGI - Ridurre il più possibile i rischi di contagio e garantire la possibilità di votare anche agli elettori positivi ricoverati o in quarantena domiciliare. Questi gli input del rigoroso 'protocollo' che disciplinerà il primo election day dell'era Covid. In sintesi, le principali misure.
Obbligo di mascherina
Tutti gli elettori dovranno recarsi al voto muniti di mascherina e indossarla nel rispetto delle normative vigenti. Analogo obbligo vale per i presidenti e gli scrutatori di seggio che dovranno sostituire il dispositivo ogni 4-6 ore e tutte le volte che risulti inumidito, sporco o renda difficoltosa la respirazione.
La scheda nell'urna
Limitatamente a regionali, amministrative e referendum, l'elettore, dopo essersi recato in cabina e aver votato e ripiegato la scheda, provvede ad inserirla personalmente nell'urna. Diversa è la modalità prevista per le elezioni politiche suppletive che tiene conto delle caratteristiche antifrode delle schede di voto. Qui l'elettore dovrà consegnare direttamente la scheda al presidente di seggio o a uno scrutatore da lui delegato. Per tale operazione, è previsto l'uso dei guanti da parte del componente del seggio che inserisce la scheda nell'urna.
Sezioni ospedaliere
Presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto e che ospitino reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate. Qualora venga accertata l'impossibilità di istituire una sezione elettorale ospedaliera e/o un seggio speciale, il sindaco può nominare, in qualità di componenti, personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (Uscar), designato dalla competente Asl o, in subordine, iscritti all'elenco dei volontari di protezione civile che siano elettori del comune.
Per chi è in quarantena
Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza. Per acquisire questo diritto, dovevano far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, tra il decimo e il quinto giorno antecedente quello della votazione, una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio; un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl, che attesti l'esistenza delle condizioni previste.
La richiesta è stata presentata da 1.820 elettori. Il personale che compone il seggio speciale, incaricato della raccolta del voto domiciliare, dovrà indossare camice/grembiule monouso, guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure dispositivi di protezione facciale di tipo FFP2 o FFP3. Saranno sufficienti guanti e mascherina chirurgica per la raccolta dei voti degli elettori in quarantena.
Tutelare i più anziani
In una circolare trasmessa nei giorni scorsi a tutti i prefetti, il Viminale ha raccomandato di "sensibilizzare i sindaci affinché prevedano misure per tutelare gli elettori anziani o più fragili in considerazione della attuale situazione epidemiologica e valutino anche eventuali misure che consentano l'accesso agevolato al seggio elettorale". Il Dipartimento della protezione civile ha assicurato la disponibilità del volontariato di protezione civile a svolgere attività di assistenza agli elettori.
Il voto nelle Rsa
La raccolta del voto presso le strutture sociosanitarie e socioassistenziali (Rsa) dovrà essere il più rapida possibile e svolgersi all'interno di locali dedicati, sufficientemente ampi per poter mantenere il distanziamento e dotati di adeguato ricambio d'aria. Anche in tale ottica sono state previste stringenti misure di sicurezza: dai dispositivi da utilizzare alle autocertificazioni sul proprio stato di salute per il personale del seggio, oltre agli obblighi comuni di igiene e distanziamento.