AGI - Se il perdono e la misericordia fossero lo stile della nostra vita si potrebbero evitare sofferenza, lacerazioni e guerre.
Questo il messaggio che ha voluto dare Papa Francesco durante l'Angelus di oggi riprendendo la parabola del re misericordioso e del suo servo che "ci aiuta a cogliere in pienezza il significato di quella frase che recitiamo nella preghiera del Padre nostro: 'Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori'. Queste parole contengono una verità decisiva", dice.
Amore misericordioso in tutte le relazioni umane
Secondo il Pontefice "non possiamo pretendere per noi il perdono di Dio, se non concediamo a nostra volta il perdono al nostro prossimo". "Anche in famiglia - aggiunge a braccio -, quante famiglie disunite che non sanno perdonarsi, quanti fratelli e sorelle che hanno questo rancore dentro".
Per Francesco, è "necessario applicare l'amore misericordioso in tutte le relazioni umane: tra i coniugi, tra i genitori e i figli, all'interno delle nostre comunità, nella Chiesa e anche nella società e nella politica".
Il rancore è una mosca fastidiosa
Bisogna pensare "alla fine, al perdono di Dio e smettere di odiare. Cacciare via il rancore, quella mosca fastidiosa che torna e torna. Se non ci sforziamo di perdonare e di amare, nemmeno noi verremo perdonati e amati".
Solidarietà e vicinanza a profughi Lesbo
Papa Francesco, ricordando la sua visita a Lesbo il 16 aprile del 2016, esprime "solidarietà e vicinanza" alle vittime degli incendi nel maxi-campo per i migranti di Moria, sull'isola greca di Lesbo, e rinnova l'appello ad "assicurare un'accoglienza umana e dignitosa a donne e uomini migranti, a profughi, a chi cerca asilo in Europa".
Le proteste siano pacifiche ma i governi ascoltino i cittadini
Il Papa rivolge poi il suo pensiero alle numerose manifestazioni popolari di protesta che esprimono il crescente disagio della società civile di fronte a situazioni politiche e sociali di particolare criticità ed esorta i manifestanti "a far presente le loro istanze in forma pacifica senza cedere alla tentazione dell'aggressività e della violenza".
Richiama però anche "tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche e di governo" ad "ascoltare la voce dei loro concittadini e di venire incontro alle loro giuste aspirazioni, assicurando il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili".