AGI - Quattro giovani capovaccai sono stati liberati a Matera il 15 agosto scorso nell’ambito del progetto LIFE Egyptian vulture. L’operazione, così come la successiva attività di monitoraggio dei giovani rilasciati, è stata condotta dal personale ISPRA insieme all’Associazione CERM e alla Società Biodiversità, quest’ultima incaricata di seguire l’allevamento dei capovaccai in cattività e di collaborare nelle delicate fasi del rilascio.
Clint, Birba, Fabio e Zoe, questi i loro nomi, sono rimasti per cinque giorni in una cassa-nido collocata nel Parco Naturale della Murgia Materana, all'interno di una stazione di alimentazione supplementare per rapaci sottoposta a vigilanza video controllata online.
Questa stessa struttura aveva ospitato, per un breve periodo di ambientamento, anche i 10 capovaccai che erano stati liberati negli anni 2018 e 2019.
Tutti e quattro i soggetti liberati sono nati in cattività al CERM (Centro Rapaci Minacciati), ma in anni diversi: Clint e Birba sono giovani dell’anno, mentre Zoe è nata nel 2019 e Fabio nel 2018. La scelta di liberare animali di età differenti è finalizzata a comprendere quale sia l'età in cui i soggetti abbiano maggiori probabilità di sopravvivere una volta rilasciati in natura.
Per prevenire episodi di disturbo e bracconaggio, i Carabinieri Forestali hanno svolto attività di controllo della zona, nell’ambito di un accordo stipulato con ISPRA; la sorveglianza degli animali è poi stata intensificata lungo la rotta di migrazione, in particolare in provincia di Trapani. In quest’area, importante per la sosta e il transito di molti rapaci migratori, il rischio di bracconaggio risulta elevato e l’attività di vigilanza è essenziale per prevenire uccisioni illegali.