AGI - Nei chiostri del Bramante torna pian piano la vita: i laureandi ricominceranno a saltare le siepi, le biblioteche e le sale di consultazione ritroveranno i loro studenti. Si riparte da qui all'Università Cattolica, non solo nella storica sede milanese, alle spalle della basilica di Sant'Ambrogio, ma anche nelle altre sedi, come quelle di Roma, al Policlinico Gemelli, Piacenza, Cremona e Brescia.
I dati delle iscrizioni sono incoraggianti
I dati delle iscrizioni per ora sono "incoraggianti", con un incremento delle candidature rispetto allo scorso anno per i corsi di studio più contesi di circa il 15%. In termini assoluti grazie all’attivazione di nuovi corsi di laurea il dato rilevato è di una crescita dell’1% degli iscritti.
I corsi di laurea a numero programmato hanno “saturato” i posti disponibili.
In aula la 'realtà aumentata'
Le lezioni, a partire dal 7 settembre, saranno live e in diretta streaming grazie all’ulteriore potenziamento tecnologico delle oltre 500 aule dei cinque campus, attrezzate con telecamere dotate di auto tracking, un sistema che consente di effettuare inquadrature al docente in qualsiasi posizione si trovi. Inoltre tutte le lezioni saranno videoregistrate e messe a disposizione sulla piattaforma Blackboard o comunque si potranno seguire a distanza per l’intero anno accademico nelle forme previste dal piano #eCatt. Per implementare il progetto ci sono voluti circa 5 milioni di euro.
Da questo mese l'Unicatt vivrà una 'doppia vita': le aule vivranno così una sorta di 'realtà aumentata'. Anche chi deciderà di seguire a distanza potrà fare domande e partecipare in modo attivo, fare domande, contemporaneamente ai colleghi in aula. La quota di chi però non si sposterà nelle sedi universitarie rimane minima: a Milano, alla facoltà di Scienze Bancarie, dove le lezioni sono già cominciate, su 600 studenti convocati 450 hanno deciso di essere presenti.
Gli investimenti
In tutto sono quasi 10 milioni di euro le risorse che l'università ha messo in campo dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19, anche per sostenere gli studenti e le famiglie più bisognose a fronte delle conseguenze economiche causate dal Coronavirus con l’obiettivo di garantire a tutti il diritto allo studio. Circa 2 milioni le risorse investite nelle borse di studio per arrivare alla quota di copertura al 100% degli studenti idonei.
Secondo i dati forniti, l’Università Cattolica accoglie quasi la metà degli studenti beneficiari di borse di studio in Atenei non statali sul territorio nazionale (oltre 3mila). Il Covid ha portato all’istituzione del Fondo 'salvastudi' Agostino Gemelli che, ha permesso di destinare 2,1 milioni di euro agli studenti che hanno fatto richiesta perché si sono trovati in condizioni di bisogno a causa della pandemia, sollevandoli dalla terza rata.
Inoltre 1,1 milioni di euro sono stati spesi per acquistare materiali di protezione e servizi di sanificazione, termometri, mascherine, guanti, gel, barriere anti-contagio, pulizia, sanificazione sanitaria, impianti di climatizzazione, termoscanner.