Il sindaco di Sassari Nanni Campus firma una nuova ordinanza anti-Covid, senza data di scadenza, con cui non solo proroga l'obbligo delle mascherine h24 all'aperto ma rafforza le misure di prevenzione per i ristoratori. Viene introdotto l'obbligo per gli esercenti "nei locali adibiti alla ristorazione, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, come pure all'interno di circoli privati per eventi con ristorazione anche solo occasionale, di annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare di ogni cliente, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali", si legge nell'ordinanza.
Gli elenchi dovranno essere tenuti a disposizione degli organi di vigilanza per 14 giorni. L'ordinanza, inoltre, proroga le altre misure di prevenzione già in vigore (e altrimenti in scadenza il 7 settembre), come l'obbligo del distanziamento sociale nei bar e nei locali pubblici. Il sindaco Campus, che è anche medico, prosegue nel solco della sua linea di severa prevenzione rimarcata e sottolineata anche da quest'ultimo intervento. Le prescrizioni sono valide fino a nuova disposizione.
"Con tutte queste restrizioni andare in ristorante rischia di perdere di attrattiva" - Fabio Nurra, chef e imprenditore di Sassari
A Sassari, quindi, la mascherina sarà obbligatoria sempre, a meno che non si sia conviventi, dove non è possibile mantenere la distanza di un metro, anche ai tavoli quando non si sta consumando. L'ordinanza ricorda anche che non possono essere usati menu in formato cartaceo, da sostituire o con quelli on line o con quelli in stampa plastificata o rivestiti da contenitori di plastica che dovranno essere sanificati dopo l'uso. Rimane ferma la sospensione all'aperto o al chiuso, delle attività di ballo in discoteche, sale da ballo e locali simili destinati all'intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico. Inoltre, rischia sanzioni chi non indossa la mascherina correttamente, cioè coprendo naso e bocca. Tenerla sotto il mento - precisa l'ordinanza - equivale a non indossarla e "configura inottemperanza alle prescrizioni imposte per contenere il diffondersi dell'emergenza epidemiologica".
"Con tutte queste restrizioni andare in ristorante rischia di perdere di attrattiva". Interpellato dall'AGI, Fabio Nurra, chef e imprenditore di Sassari, reagisce così alla nuova ordinanza anti-Covid "Restiamo collaborativi, anche se non credo siano i ristoranti - se si rispettano le norme - i luoghi dove è cosi facile che avvengano i contagi. La ripresa dei contagi non proviene dai ristoranti”.
“È un momento complicato, ci mettiamo a disposizione se questa è un’iniziativa che può essere utile", commenta con l'AGI Antonello Mandras, altro ristoratore sassarese, "ma ci vuole la collaborazione dei clienti e non tutti manifestano la stessa sensibilità alle restrizioni”.