AGI - A Oristano i banchi monoposto in funzione anti-Covid si ricavano da quelli vecchi, senza affrontare ingenti impegni economici. Al Centro del riuso, nato per iniziativa dell'associazione di volontariato Domus e sostenuto dal Comune, si tagliano in due i banchi a due posti e si riadattano in vista della ripresa delle lezioni, prevista in Sardegna il 22 settembre prossimo.
"L'Istituto comprensivo numero 1 di Oristano stava eliminando i banchi e alcune vecchie sedie", racconta Gigi Piredda, referente del Centro del riuso. "Abbiamo proposto alla scuola di recuperarli dividendoli a metà. Domattina consegneremo all'Istituto i primi 12 banchi monoposto che abbiamo realizzato, altri 28 saranno pronti tra qualche giorno". Un'operazione dai costi irrisori: "Siamo tutti volontari", continua Piredda, "abbiamo chiesto alla scuola di coprire soltanto le spese per l'acquisto dei materiali necessari".
Anche la scuola dell'infanzia e la primaria del Sacro Costato di Oristano, gestite dalle suore dell'omonimo ordine, si sono rivolte al Centro del riuso per la divisione e la saldatura di alcuni vecchi banchi con il telaio in ferro e ora si è in contatto con altri istituti. L'associazione Domus ha una convenzione con il Comune di Oristano e il progetto del Centro del riuso è sostenuto dall'assessorato all'Ambiente. Non ci si ferma al recupero dei banchi: un altro obiettivo dell'associazione è dare una nuova possibilità e integrare gli ospiti del dormitorio comunale. "Negli ultimi 12 anni", spiega Piredda, "sette ospiti del dormitorio hanno collaborato con il Centro di riuso e due di loro sono ancora fra i nostri volontari".
"Abbiamo creduto in questa iniziativa", commenta l'assessore all'Ambiente del Comune di Oristano, Gianfranco Licheri, "e abbiamo messo a disposizione uno spazio nel perimetro del complesso del cantiere comunale, dove adesso stiamo facendo eseguire anche ulteriori lavori di riadattamento".