AGI - "Già ne avevo parlato con i miei consiglieri, l'estate è stato il momento per confrontarmi con un po' più di tempo con mio marito e mio figlio e quindi mi sono sentita di sciogliere la riserva. Ne abbiamo parlato anche con mio figlio, ha 10 anni, è giusto abbia voce in capitolo". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, parlando a 'In Onda Estate' su La7, interpellata sulla sua ricandidatura.
"Io a Zingaretti non ho mai chiesto appoggio né lo ho mai chiesto al Pd, lo chiedo ai miei cittadini, ai tanti comitati civici che incontro. L'alleanza c'è in sede nazionale ed è legata al funzionamento di un accordo. Una delle prime cose che mi è successa da sindaco è stata trovare da pagare fatture per 13 miliardi di debito storico, ho pensato ecco sono i conti di quelli di prima"., ha aggiunto. "Se il Pd è la sinistra - ha aggiunto - ho un po' di dubbi. Io culturalmente provengo da un ambiente di sinistra poi la sinistra si puo' declinare in tanti modi".
"Sono sempre andata in modo costruttivo da Zingaretti. Che Roma Capitale debba essere sempre ancella della Regione Lazio mi pare francamente anacronistico. Ho chiesto a tutti i governi con cui mi sono interfacciata - Renzi, Gentiloni, Conte - i poteri speciali per Roma Capitale, ci sono ancora 3 anni di legislatura, si può fare". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, parlando a 'In Onda Estate' su La 7, interpellata in merito al suo rapporto con il segretario Pd, Nicola Zingaretti.
E ancora: "Non mi sento establishment perché io oggettivamente sono scomoda, io quello che devo dire lo dico. Io lo so di essere scomoda ma e' il compito di un amministratore"
In merito ai risultati che ritiene di aver raggiunto in 4 anni di mandato, ricorda che "andando in giro per Roma tanti cittadini mi dicono che il cambiamento si vede. Faccio un esempio: entro la fine del mandato avremo rifatto 780 chilometri di strade su 8.000. Questo per dire che il miglioramento c'è ed è progressivo, abbiamo finalmente incardinato un processo di manutenzione che prima non c'era".