AGI - "Spero che il Governo dichiari lo stato di emergenza in Consiglio dei ministri e lo faccia in presto. Già ieri ho parlato con il capo della Protezione Civile, Borrelli, che, oltre a garantire il suo totale sostegno, mi ha detto di aver già informato il presidente del Consiglio sul fatto. Quindi il Governo è informato". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso di un punto stampa organizzato al termine di un sopralluogo a Verona per verificare i danni provocati dal violento nubifragio che ieri si è abbattuto sulla città e su buona parte del Veneto.
Danni ingentissimi
Quanto accaduto ieri sera nel veronese è "una tragedia paragonabile anche, se su diversa scala, al disastro dell'alluvione del 2010, alla tempesta Vaia, alla tromba d'aria della Riviera del Brenta", ha aggiunto Zaia. "Ci sono danni ingenti, ho visto tanti cittadini con le lacrime agli occhi ma con le maniche fatte sù per spalare e pulire - spiega - la risposta alle polemiche sono le 'palle' dimostrate dai cittadini che stanno prendendo come sempre la situazione di petto".
"Io dico che ci sono decine di milioni di euro di danni, qui non ce la caviamo con poco. Verona è messa in ginocchio così come molte altre zone del Veneto".
Il sindaco di Verona: sciacallo chi fa polemiche
"Vorrei che in situazioni come queste le persone che hanno voglia di fare polemiche o gli sciacalli stessero zitte. Davanti a una situazione come questa, davanti ad una città già in difficoltà a causa del Covid, dovrebbero chiudersi le mani dentro a un cassetto invece di scrivere attacchi vergognosi come quelli scritti ad esempio da un giornalista di Repubblica", fa eco il sindaco di Verona, Federico Sboarina, facendo riferimento a un post pubblicato sui social network da Paolo Berizzi in cui il giornalista invita i veronesi a riflettere sul concetto di karma dopo che "i loro concittadini nazifascisti e razzisti da anni fomentano odio contro i più deboli e augurano disgrazie a stranieri, negri, gay, ebrei, terroni".
Nel Veneziano si sono abbattuti oltre 68 millimetri di pioggia
I dati elaborati dall'Arpav, agenzia di protezione ambientale del Veneto, danno l'idea della gravità del nubifragio che ieri pomeriggio ha investito il Veronese e il resto della regione. La precipitazione massima cumulata è stata registrata a a Campagna Lupia, nel Veneziano, dove in pochi minuti si sono abbattuti 68.4mm di pioggia. Il vento massimo si è registrato a Bardolino, sul Lago di Garda, dove il vento ha soffiato a 85km/h ("burrasca forte" secondo la scala Beaufort).
Sempre nel Veronese, a Valeggio sul Mincio, nel corso del nubifragio la temperatura è crollata a un minimo record di 13 gradi dagli oltre 30 gradi del resto della giornata.
Proseguono gli interventi dei vigili del fuoco per i danni causati dal forte nubifragio che nel pomeriggio di ieri ha interessato parte del Veneto e in particolar modo la città di Verona e la sua provincia.
Danni per il forte nubifragio anche nelle province di Vicenza e Padova. Oltre 400 le richieste di soccorso pervenute presso le tre sale operative. A Verona risultano eseguiti 174 interventi di soccorso per allagamenti, rimozione elementi piante, rami ed elementi pericolanti. Rimangono da evadere 65 interventi. A Vicenza si contano invece 110 richieste di soccorso evase per i danni del forte nubifragio. A Padova infine i vigili del fuoco sono già intervenuti per 105 richieste di soccorso.