AGI - Nuova allerta per un possibile distacco di una parte del ghiacciaio Planpincieux, sul versante italiano del Monte Bianco. Ieri sera il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi ha firmato un'ordinanza, che prevede la chiusura della strada della Val Ferret fino a nuova disposizione e l'evacuazione delle abitazioni, circa una trentina, in gran parte seconde case, che potrebbero essere coinvolte dal distacco della porzione di ghiacciaio di circa 500mila metri cubi.
Evacuate 75 persone, intervento urgente e improrogabile
Il provvedimento di evacuazione della parte bassa della Val Ferret , come ha riferito il sindaco di Courmayeur, nel corso di una conferenza stampa, ha coinvolto 75 persone di cui 15 residenti. Il sindaco Stefano Miserocchi ha parlato di "intervento urgente ed improrogabile" dopo l'allerta avuta dagli esperti "sullo sviluppo repentino di una massa di ghiaccio di mezzo milione di metri cubi".
Per quanto riguarda le persone evacuate, ha detto il primo cittadino, "al momento nessuno ha chiesto un supporto per una sistemazione alternativa di alloggio".
Situazione critica riguarda prossime 72 ore
"La situazione critica - ha spiegato ancora il sindaco di Courmayeur - riguarda le prossime 72 ore che sono di estrema attenzione in seguito anche al previsto aumento delle temperature. Le misure prese - ha aggiunto - hanno cercato di ridurre al minimo l'impatto per le persone e le attività presenti nella zona, ma deve essere chiaro che la cosa più importante è la sicurezza del territorio e della popolazione. L'obiettivo è tornare ad una situazione di normalità quanto prima ma il nostro territorio deve poter ricevere persone e turisti con la massima sicurezza".
Volume porzione ghiacciaio pari a quella del Duomo di Milano
La porzione del ghiacciaio Planpincieux, sul versante italiano del Monte Bianco, che ha destato l'allarme di glaciologi ed esperti, ha un volume "pari a quello del Duomo di Milano, di un campo da calcio con sopra 80 metri di neve", come ha detto Valerio Segor, dell'assessorato regionale alle opere pubbliche. . "E' chiaro - ha aggiunto - che nella sua caduta questa massa di circa 500mila metri cubi può essere in grado di fare molta strada e notevoli danni".
"Il ghiacciaio Planpincieux - ha poi ricordato Valerio Segor - è conosciuto ed attenzionato fin dal 2013 dagli esperti della Fondazione Montagna Sicura in collaborazione con il Cnr. Si tratta, infatti, di un ghiacciaio che risente particolarmente dei cambiamenti climatici".
"E' un ghiacciaio 'temperato' diverso da quello definito 'freddo'. Il vero motore - ha spiegato ancora - è, infatti, la presenza di acqua tra la massa glaciale e la roccia che fa sì che possano svilupparsi movimenti di scivolamento verso valle". "Dallo scorso autunno - ha proseguito - si è deciso di implementare il sistema di monitoraggio e da fine aprile, al termine della stagione più fredda, abbiamo assistito a diversi crolli per un totale di 176mila metri cubi".
Per esperti "nel giro di pochi giorni possibile soluzione situazione emergenza"
"Quindici giorni fa si è poi delineata una nuova situazione con questa massa che si muoveva in modo diverso con un'evoluzione rapidissima, che riteniamo particolarmente preoccupante. In realtà - ha spiegato ancora - la questione non è tanto legata alla velocità di movimento quanto alla situazione accentuata di alternanza di caldo e freddo che abbiamo vissuto nelle ultime settimane. Una situazione molto pericolosa per il ghiacciaio".
Per gli esperti però "nel giro di pochi giorni con la stabilizzazione delle temperature si potrebbe arrivare ad una soluzione della situazione di emergenza".