AGI - Nei primi sette mesi di quest'anno sono 142 i pedoni morti sulle strade italiane: a luglio ne sono stati uccisi 17 (di cui 11 uomini e 6 donne, 12 italiani e 5 stranieri) ma ben 52 sono finiti in ospedale in "codice rosso" e alcuni stanno ancora lottando tra la vita e la morte. Sono alcuni dei dati dell'ultimo report dell'"Osservatorio Pedoni" dell'Asaps, l'Associazione sostenitori e amici polizia stradale: dati parziali (anche se indicativi), in quanto quelli che verranno poi ufficializzati da Aci-Istat terranno conto anche dei decessi avvenuti entro 30 giorni dall'incidente. Complessivamente si conferma la forte riduzione, legata al lockdown, rispetto allo stesso periodo del 2019: a luglio dell'anno scorso le vittime tra i pedoni erano state 40, mentre a giugno di quest'anno i pedoni morti erano stati 24.
La vittima più giovane nel mese scorso aveva solo 9 anni, uccisa da un automobilista pirata a Bagnolo Mella (Brescia): il pedone più anziano, una donna travolta sulle strisce a Buccinasco (Milano), ne aveva 90. Quanto all'analisi delle condizioni psicofisiche degli investitori, in un solo caso su 17 il conducente era in stato di ebbrezza alcolica, nessuno era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: preoccupano però i cinque casi di pirateria stradale che hanno portato alla morte di 5 persone.
Dei veicoli investitori fanno parte 11 auto, un autocarro, un motociclo, tre camion della nettezza urbana e pulizia strada e uno al momento sconosciuto perché ricercato dopo essere fuggito. Sui 17 pedoni morti a luglio gli ultra65enni sono stati ben 8, a conferma che le persone più anziane sono quelle più a rischio.
Le Regioni in cui sono avvenuti più sinistri mortali sono state la Sicilia con 3, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Campania con 2. In 9 Regioni o Province Autonome non si e' registrato alcun decesso. "Asaps ancora una volta, in piena estate e all'inizio del grande esodo estivo - sottolinea il presidente, Giordano Biserni - vuole ricordare i rischi sulle strade e i nuovi dati dell'Osservatorio Pedoni dimostrano come l'utente piu' debole rimanga il pedone. Siamo anche preoccupati per gli oltre 50 pedoni gravemente feriti, che potranno avere delle disabilita' a vita. I pedoni vanno rispettati in modo particolare sulle strisce ed occorre sempre limitare la velocita' nei centri urbani. I numeri sulla pirateria poi devono farci riflettere. Occorrono veri pool di investigatori e specialisti per rintracciarli subito e consegnarli alla giustizia".