AGI - "Le responsabilità non sono generiche, hanno sempre un nome e un cognome, sono sempre frutto di azioni o di omissioni". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando in prefettura di Genova i familiari delle vittime del Ponte Morandi.
"È importante ci sia un'azione severa e rigorosa di accertamento delle responsabilità", ha sottolineato il Capo dello Stato, assicurando che seguirà "passo passo" lo svilupparsi della situazione.
"Vi ringrazio per questo incontro, ci tenevo molto ad incontrarvi. La ferita non si rimargina, il dolore non si dimentica e la solidarietà non viene meno in alcun modo. Condivido la vostra scelta di vederci in Prefettura e non sul Ponte, non perché il nuovo Ponte per la città non sia importante ma perché è una occasione di raccolta e non di frastuono. È essenziale aprire il nuovo ponte per la città, ma questo Ponte non cancella quanto avvenuto", ha aggiunto Mattarella, incontrando in Prefettura i familiari delle vittime del Ponte Morandi.
L'inaugurazione del nuovo Ponte di Genova, ha aggiunto Mattarella incontrando i familiari delle vittime, "non è la chiusura di quanto avvenuto ma la conseguenza, ed è un modo di ricordare la tragedia: chiunque vedrà il Ponte a Genova avrà sempre in mente che il Ponte è lì perché un altro ponte è crollato. E sicuramente lo ricorderà la Repubblica".
Il Capo dello Stato ha quindi sottolineato: "Il Ponte non è la cancellazione di quel che è avvenuto, anzi per alcuni aspetti il progetto comprende" la tragedia e quanto avvenuto, "con la lapide che ricorda le vittime".