AGI - Fabbricare i tre milioni di banchi scolastici anti-Covid con rotelle per settembre? "Missione impossibile". Lo sostengono le aziende italiane di Assufficio, l'associazione che raggruppa le ditte specializzate nella produzione di arredi a uso scolastico. In una intervista a Il Sole 24 Ore, il presidente di Assufficio, Gianfranco Marinelli, spiega che "il bando e' leggermente cambiato, ma non siamo ancora soddisfatti, perche' rimangono in essere i due punti piu' critici, ovvero i quantitativi enormi e i tempi di consegna troppo stretti". Trattandosi di piccole imprese, "e dato che sono tutte aziende serie, molto probabilmente il bando andra' deserto", dice Marinelli. "Nessuna azienda italiana puo' farcela - dice l'ad dei Mobilferro, Stefano Bianchini -. Noi per dimensioni siamo anche tra i pochi che potrebbero partecipare, ma in ogni caso non saremmo in grado di rispettare i termini di consegna, con il rischio di incorrere in penali e di dover pure pagare i danni".
Secondo Assufficio, "tre milioni di pezzi tra banchi e sedute corrisponde alla produzione di cinque anni di tutte le imprese nazionali messe assieme e questo in condizioni normali. Bisogna anche considerare i tempi medi di attesa per avere i pannelli truciolari, che in seguito al lockdown sono di circa 4 mesi. Ci siamo riuniti tutti assieme e abbiamo calcolato che, al massimo, possiamo consegnare 120 mila pezzi entro fine settembre, ma poi c'e' anche un problema di consegna". "Nei prossimi giorni ci riuniremo ancora per elaborare una controproposta da presentare al governo. Una strada potrebbe essere quella di procedere per piccoli lotti frazionati nel tempo. Credo che nemmeno per la fine dell'anno solare - conclude Luca Trippetti, responsabile di Assufficio - riusciremo a consegnare tutti i pezzi necessari, ma almeno intanto cominciamo, sediamoci attorno a un tavolo e facciamo una programmazione realistica".
Della stessa opinione è anche Emidio Salvatorelli, titolare di Vastarredo, tra i maggiori fornitori scolastici che a Radio24 ha spiegato che manca la materia prima. "I tempi e le condizioni indicati nel bando sono insostenibili". La gara rischia di andare deserta. "Si può partecipare per lotti di almeno 200mila banchi per regione - prosegue - per costruirli serve 1 milione di chili di acciaio. In Italia nessuno ha una scorta di questo tipo. Ci vorrebbero 33 autotreni carichi di acciaio, 44 autotreni di pannello truciolare". "In un mese circa - afferma Salvatorelli - dovremmo provvedere ad approvvigionamento, costruzione e consegna. Ma in quanti posti dovremo consegnare? Non si sa. Insomma, si tratta di fattori da valutare nel definire l'offerta". E allora restano le domande: "I banchi in questione saranno prodotti da aziende cinesi? Va ritirata la vecchia merce?".