AGi - Tra gennaio e giugno di quest'anno in Italia sono stati commessi 131 omicidi, il 19% in meno rispetto ai 161 dello stesso periodo del 2019: sono aumentate, pero', le vittime di sesso femminile (da 56 a 59, il 5% in piu') che quest'anno rappresentano il 45% del totale contro il 35% del 2019. E' uno dei dati piu' significativi che emergono dal report sulla violenza di genere elaborato dal Servizio analisi criminale della direzione della Polizia criminale diretta dal prefetto Vittorio Rizzi. In sostanza, sottolineano gli autori, "il periodo del lockdown ha influito positivamente sul numero totale degli omicidi ma non sugli omicidi con vittime di sesso femminile, i cui valori oscillano in maniera indipendente dal periodo di confinamento". Medesimo trend si registra per gli omicidi in ambito familiare/affettivo che, pur in diminuzione (73 nel 2019 a fronte di 69 nel 2020), presentano un aumento dell'incidenza (dal 45% al 53%) sul totale degli omicidi mentre le vittime di sesso femminile passano da 45 a 53, con un'incidenza pari al 77% (62% nel 2019). Cresce anche il dato relativo agli omicidi commessi da partner o ex partner, che salgono da 32 a 36: l'incidenza di donne uccise da partner o ex partner, calcolata sul numero delle vittime donne di omicidi in ambito familiare-affettivo, passa dal 71% del 2019 al 68% del 2020.
I cosiddetti 'reati spia' della violenza di genere - stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi e violenze sessuali - dopo una decisa flessione nel periodo del lockdown, tornano ad aumentare a maggio e giugno, con valori simili a quelli di inizio anno. In particolare, i maltrattamenti aumentano ad aprile (1.453) e a maggio (1.697), superando di poco il mese di gennaio (1.663); diminuiscono a giugno (1.555), attestandosi su valori simili a quelli di febbraio dello stesso anno (1.565); per gli atti persecutori si registra un andamento simile, con un picco nel mese di maggio (1.168) e una flessione nel mese di giugno (1.060); le violenze sessuali non seguono il trend generale, in quanto aumentano a maggio (263) e ancora di piu' a giugno (326), pur mantenendosi sempre al di sotto dei valori di gennaio e febbraio.
Per il reato di atti persecutori l'incidenza di vittime donne passa dal 76% di gennaio 2020 al 71% di aprile e maggio, per poi risalire al 73% in giugno, mentre lo scorso anno rimaneva su una media del 76%. La percentuale di donne vittime di maltrattamenti contro familiari e conviventi dall'82% di gennaio scende al 78% del mese di maggio, risalendo all'82% nel mese di giugno, mentre nel 2019 si attestava sull'83%. Infine, quella delle vittime di violenze sessuali presenta una lieve flessione da gennaio ad aprile (da 93% a 91%), aumenta a maggio (95%) e torna a giugno agli stessi valori di inizio anno (93%), attestandosi su valori simili a quelli del primo semestre del 2019. Anche i reati di minaccia, lesione personale e percosse in ambito familiare restano inferiori rispetto ai dati del 2019: durante il periodo del lockdown si registra un'importante flessione, addirittura un dimezzamento nei mesi di marzo e aprile rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, ma i reati tornano a crescere nei mesi di maggio (10.828) e giugno (10.662).