AGI - Due barconi con a bordo in tutto 140 migranti sono in difficoltà nel Mediterraneo: a renderlo noto è Alarm Phone, la quale avverte che due persone si sono buttate da una delle imbarcazioni e una è scomparsa sott'acqua. Particolarmente grave la situazione di una barca con il motore in avaria in zona Sar maltese con a bordo 95 migranti che sta imbarcando acqua.
"La situazione a bordo è critica, dicono di non poter rimuovere l'acqua dalla barca perché è sovraffollata. Urlano: 'stiamo morendo!'", ha denunciato in un tweet l'organizzazione sottolineando che "autorità maltesi e italiane sono informate ma non rispondono". "Il mercantile Maridive230 è a circa 20 miglia dalla barca e potrebbe ricevere ordine di soccorrere ma le forze armate maltesi non rispondono alle nostre chiamate", si legge ancora su Twitter.
L'altro barcone
Nella stessa zona Sar si trova un'altra barca con 45 persone a bordo si trova sempre in zona Sar maltese. "Di nuovo le autorità sono informate ma non rispondono", ha spiegato Alarm Phone che è in contatto con i migranti.
"Le 45 persone sono disperate. Dicono che non ci sono elicotteri o barche in vista. Sono esausti, hanno esaurito cibo e acqua. Hanno paura e malori".
Alarm Phone chiede anche alle autorità italiana di attivare i soccorsi: "Non lasciateli morire! Il soccorso in mare è vostro dovere a prescindere dalle zone Sar! Le persone in pericolo dicono che un mercantile bianco era nelle vicinanze ma che si è allontanato senza fornire assistenza. Continuano a chiedere disperatamente aiuto! Molti parenti ci stanno chiamando, sono preoccupati per i loro cari. Le persone a bordo vedono mercantili ma temono che le navi non li vedano. Vogliono accendere un fuoco ma temono sia pericoloso. Stanno sventolando le loro magliette. Dicono che hanno già perso una persona e che se dovranno attendere ancora altre persone potrebbero morire".
Alarm Phone dice di essere in contatto con le 45 persone in pericolo: "Il motore non funziona e non possono continuare. Sono a 6 miglia dalla zona Sar italiana ma le autorità continuano i loro giochi politici: preferiscono far loro rischiare l'annegamento che assumere la responsabilità del salvataggio.
La fuga da Pozzallo
Intanto 30 migranti tunisini sono fuggiti dall'hot spot di Pozzallo. Il gruppo avrebbe approfittato della attenzione concentrata nella banchina cosiddetta 'commerciale' del porto siciliano, dove era attraccata la nave petroliera 'Cosmo' per le procedure di accoglienza e di controllo dei nuovi arrivati (loro facevano parte di un ottantina di migranti già controllati da punto di vista sanitario e presenti all'hot spot da qualche giorno) per eludere la sorveglianza all'hot spot di Pozzallo e fare perdere le proprie tracce. Confermata dall'esito del tampone la positività al covid 19 di uno dei migranti sbarcati da qualche ora a Pozzallo; si tratterebbe di un giovane subsahariano che era stato già isolato dal resto del gruppo.