AGI - Tanti negozi con le serrande abbassate, la sensazione diffusa di una città che fa fatica a rialzarsi dopo il Covid, ma i numeri dicono che, almeno per il momento, questo disagio percepito non arriva a bussare alle porte del Tribunale fallimentare di Milano.
Stando a quanto apprende l’AGI, dall’inizio dell’anno a oggi sono state presentate in cancelleria 55 istanze di concordato preventivo, lo strumento che consente all’imprenditore commerciale che si trovi in stato di crisi o di insolvenza di evitare il crac attraverso la proposta di un piano che consenta di soddisfare i creditori attraverso la continuità aziendale o la liquidazione del patrimonio. Un numero inferiore a quello dello stesso periodo nello scorso anno, quando in Tribunale furono presentate 67 istanze di questo tenore.
Diminuiscono addirittura i fallimenti, sempre considerando l’arco di tempo compreso tra il primo gennaio e il 22 luglio: 330 quest’anno contro i 670 del 2019 (furono 1082 alla fine dell’anno passato).
Per una corretta valutazione di queste cifre, va considerato tuttavia che in periodo Covid è stata sospesa la possibilità di presentare istanze finalizzate alla dichiarazione di fallimento. Invece non è mai venuta meno, nemmeno nel pieno della pandemia, la chance di presentare un’istanza di concordato preventivo nella prospettiva di continuare a garantire un sostegno ai lavoratori in difficoltà. “Pe il momento – commenta una fonte del Tribunale fallimentare – non c’è stato nessun boom di richieste, contrariamente a quanto si poteva pensare. Vedremo a settembre”.