AGI - Si è concluso il primo giorno di collaudo sul nuovo viadotto di Genova. Sulla struttura sono saliti tutti i 56 autoarticolati da 44 tonnellate l'uno e si sono posizionati a varie distanze, suddivisi in gruppi di 4. Il nuovo ponte è stato quindi caricato con circa 2.500 tonnellate di peso complessivo. Le operazioni riprenderanno domani mattina.
Le prove di carico potranno durare, stando alle stime dei tecnici, fino a 6 giorni. Le procedure, definite da Anas, Rina e PerGenova, daranno il via libera alla percorribilità del nuovo viadotto sul Polcevera.
Come funziona il collaudo
Dalle scorse ore si è proceduto al carico e alla pesatura degli autoarticolati che si muoveranno in diversi modi sul ponte per testarne assestamento, capacità di torsione e di carico. Gli autoarticolati vengono riempiti di inerti: ciascuno dei mezzi deve pesare dalle 40 alle 50 tonnellate. Dalla "control room", i tecnici visioneranno lo stato delle prove e procederanno alla interpretazione dei dati. Se la nuova infrastruttura superera' tutti i test, sarà dichiarato pronto.
Le prove di carico sono iniziate intorno alle 8 ed al momento si sta svolgendo la cosiddetta "fase zero": prevede un primo transito in 'formazione serrata' dei tir (un peso di circa 25 mila tonnellate) a marcia lenta per permettere l'assestamento strutturale dell'impalcato. Poi alcuni mezzi percorreranno, sempre a marcia lenta, la carreggiata nord e quindi, a seguire, la carreggiata sud per testare la capacita' di 'torsione' dell'impalcato stesso.
Infine è prevista la prova di frenatura; alcuni mezzi 'pianteranno' i freni contemporaneamente in un punto definito per testare la capacita' del ponte di sopportare grandi pesi in 'orizzontale'. Ci sarà poi una pausa per portare sul ponte altri mezzi e nel pomeriggio sono previste le prime prove statiche. Per il ponte vengono usati autoarticolati, mentre per la rampa di levante vengono usati i carrelli telecomandati (Spmt).