Sempre più numerosi in Italia gli episodi di pirateria stradale grave. Secondo gli ultimi dati dello speciale Osservatorio Asaps, nel 2019 se ne sono registrati 1.129, il 12,3% in più rispetto ai 1.005 dell'anno precedente. Le vittime sono state complessivamente 115, quattro in più rispetto al 2018, i feriti 1.335, in aumento del 17,5% rispetto all'anno precedente.
Nei primi cinque mesi di quest'anno gli episodi di pirateria sono stati già 308, con 28 morti e 365 feriti nonostante il periodo del lockdown. "I dati di questo bieco fenomeno, molto italiano - denuncia Giordano Biserni, presidente dell'Associazione amici sostenitori polizia stradale - devono farci riflettere e richiedono una maggiore politica di contrasto.
Perché si scappa dopo l'incidente
I motivi della fuga? Più o meno sempre gli stessi, la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, la paura di perdere la patente e la sempre più frequente mancata copertura assicurativa.
Cosa rischia chi fugge
Chi si dà alla fuga dopo un incidente può vedersi aumentata la pena per omicidio stradale e lesioni, da un terzo a due terzi e comunque non inferiore a 5 anni o 3 anni.
È di domenica sera la tragedia di Bagnolo Mella, nel Bresciano, con un pirata della strada che ha travolto e ucciso una bambina e ferito in modo molto grave la mamma. Secondo i dati dell'Osservatorio, l'anno scorso nel 53,1% dei casi l'autore è stato identificato, percentuale che sale al 70,2% per le piraterie mortali.
Chi è il pirata
Nel 15,1% delle piraterie mortali il pirata identificato a distanza di poco tempo è risultato positivo all'alcol o alla droga o entrambe le tossicità. Nel 16,7% delle fughe dopo l'incidente il pirata identificato è risultato essere straniero. Fra le 115 vittime mortali ben 54 erano pedoni e 16 i ciclisti, rispettivamente 63 e 21 nel 2018.
In 175 episodi è rimasto coinvolto un minore, in 86 incidenti il coinvolto aveva meno di 14 anni. In 71 episodi (11,8%) le protagoniste della fuga erano donne.
La regione in cui si si è registrato il maggior numero di episodi è la Lombardia con 208, davanti a Campania (120), Lazio (103), Veneto (94), Sicilia (90), Emilia-Romagna (90), Toscana (72), Puglia (65), Piemonte (63), Marche (58), Friuli Venezia Giulia (35), Liguria (34), Abruzzo (26), Sardegna (19), Calabria (17), Trentino Alto Adige (14), Umbria (11), Molise (9) e Valle D'Aosta (1).