AGI - Sono stati recuperati due dei tre speleologi rimasti bloccati nella grotta di Risorgenza a Roccamorice (Pescara). Si tratta, stando alle prime informazioni, di due uomini che, affidati al 118, sarebbero in buone condizioni di salute.
Proseguono le ricerche della terza persona rimasta bloccata nella grotta invasa dall'acqua. Si lavora con le idrovore per liberare i sifoni, ossia i passaggi allagati. Si tratterebbe di un gruppo di speleologi chietini e marchigiani.
A lanciare l'allarme è stata una donna che era rimasta all'esterno della grotta e che aveva perso i contatti con i compagni. Sul posto sono presenti Soccorso Alpino, vigili del fuoco e 118. Presente anche il sindaco di Roccamorice, Alessandro D'Ascanio.
I due speleologi recuperati sono entrambi di Ancona. Sono estremamente provati, ma in buone condizioni di salute. Attualmente si trovano all'ospedale di Pescara per accertamenti. Intanto, sono ancora in corso le ricerche da parte del Soccorso Alpino della terza persona, che sarebbe di Chieti: le idrovore sono in azione per liberare i tifoni dall'acqua.
Le operazioni andranno avanti per tutta la notte. Il gruppo, che aveva allestito un piccolo campo per le esplorazioni, era composto da cinque persone. L'allarme che ha messo in moto i soccorsi è stato lanciato da un uomo e una donna che erano all'esterno della grotta e che si sono subito accorti che c'era stata una piena.