Il Papa scrive ad Alex Zanardi, definendolo "un esempio di come riuscire a ripartire dopo uno stop improvviso". La lettera di Francesco è stata affidata alle pagine della Gazzetta dello Sport. "Attraverso lo sport hai insegnato a vivere la vita da protagonisti" scrive il Pontefice, "prego per lei e la sua famiglia".
"Carissimo Alessandro" si legge nella missiva in cui il Pontefice passa dal 'tu' al 'lei', "la sua storia è un esempio di come riuscire a ripartire dopo uno stop improvviso. Attraverso lo sport hai insegnato a vivere la vita da protagonisti, facendo della disabilità una lezione di umanità. Grazie per aver dato la forza a chi l'aveva perduta. In questo momento tanto doloroso le sono vicino, prego per lei e la sua famiglia. Che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca. Fraternamente. Francesco".
La lettera è stata consegnata alla Gazzetta da don Marco Pozza, il prete che con Zanardi ha partecipato alla maratona di New York nel 2010.
Secondo quanto riporta il quotidiano sportivo, il Pontefice avrebbe letto e apprezzato l'articolo dal titolo "Nessuna pietà per Zanardi" scritto proprio dal cappellano del carcere di Padova e, in occasione di un incontro a Santa Marta gli ha consegnato il messaggio. "Alex piace molto a Francesco" ha detto don Marco alla Gazzetta, "perché è molto vicino al senso del suo pontificato, perché ha trasformato la disabilità in una grande lezione di umanità e il Papa cerca sempre di restituire autostima a chi è in difficoltà, perché il vero disabile è chi non ha stima di sé".
Quanto alle condizioni cliniche del pluricampione oggi Roberto Gusinu, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera universitaria di Siena ha spiegato che "le condizioni di stabilità ci confortano ogni volta che si aggiunge una giornata, però tutte le valutazioni del caso potranno essere completate solo quando verrà ridotto lo stato di sedazione".
Le condizioni di Zanardi sono stabili per quanto riguarda le funzioni cardiorespiratorie e metaboliche, mentre restano gravi quelle neurologiche. “In questo momento – ha precisato Gusinu - non è prevista alcuna riduzione della sedazione.
È una valutazione che verrà fatta nei prossimi giorni. Dobbiamo aspettare perché si è deciso di continuare a far riposare il cervello e il corpo del paziente. Zanardi ha aggiunto ancora – è seguito da una equipe di anestesisti, neurochirurghi e rianimatori affiancati da un altro team di specialisti, che intervengono se è necessario nelle varie valutazioni che vengono effettuate giornalmente sui tutti i pazienti”.
Riguardo la decisione di non diramare più da domani bollettini sulle condizioni di Zanardi “sentita la famiglia, riteniamo di dover fare questo passo anche per ridurre la pressione sull’ospedale. Ricordo che siamo in una fase ancora difficile, stiamo cercando di preservare l’ospedale che è Covid mantenendone gli equilibri che ci sono anche perché c’è una pressione mediatica sui nostri professionisti e noi vogliamo semplicemente lavorare assieme in questi giorni. Non che la stampa ci disturbi - ha voluto puntualizzare – ma siccome non prevediamo variazioni, a meno che non ce ne siano e che comunicheremo, facciamo questa scelta”.