AGI - "Io non ho e non avrò una funzione politica: l'ho avuta. Lo scopo è davvero soltanto formativo”. Francesco Rutelli ha annunciato oggi la partenza della sua Scuola di Servizio civico con una conferenza stampa itinerante, un sopralluogo nell’area della Stazione Tiburtina e della Centralità Tiburtina-Pietralata, per mostrare una della tante zone che rappresentano la complessità della città di Roma, fra innovazione, progetti bloccati, problematiche urbanistiche e sociali e opportunità da sfruttare.
Un sopralluogo per i giornalisti, guidato da architetti e urbanisti come Claudio Rosi, segretario generale della Scuola, Paolo Urbani, Susanna Tradati e Daniel Modigliani. Un esempio pratico di quella che sarà la Scuola e di alcune delle sua innovative modalità di insegnamento, fra cui appunto i sopralluoghi sul campo. Nessun ritorno in campo per l'ex sindaco di Roma, dunque, ma un progetto di impegno civico e, come ripetuto più volte, formativo.
Selezionati i primi cinquanta studenti, tutti di alto livello, con una maggioranza percentuale di donne, età media 30 anni e forti motivazioni, "a grande richiesta", si apre una nuova finestra per selezionare altri 10 partecipanti. Le domande si potranno presentare fino al 5 luglio.
Di primo livello il corpo docente, 130 personalità accademiche e del mondo della cultura, dell'impresa, dell'amministrazione pubblica, che, arricchite anche dall'esperienza dell'insegmaneto a distanza di questi ultimi mesi, stanno valutando i migliori metodi didattici da mettere in campo in quella che sarà la prima scuola del dopo-Covid. Fra distanza e presenza, non si tratterà solo di lezioni frontali, ma anche di sopralluoghi e legal clinics, "per formare sul campo dei servitori civici - dice Rutelli - che siano in grado di affrontare la complessità, con un approccio integrato che non guardi solo uno spicchio della realtà". Le lezioni cominceranno nella seconda metà di settembre e andranno avanti fino a marzo, divise in due trimestri, abbracciando 10 aree tematiche.
Fra le personalità che saliranno in cattedra, Sabino Cassese, Paola Severino, Renzo Arbore, che terrà una conferenza sulla cucltura popolare a Roma, gli architetti Carlo Ratti e Susanna Tradati, Giuseppe Busia (segretario generale dell'Autorità per il garante per la privacy), Riccardo Capecchi (ex segretario generale Agcom), Angelo Piazza (ex ministro della Funzione pubblica), Stefano Cuzzilla (presidente Federmanager). E alcuni membri del comintato scientifico e organizzatore, fra cui Antonella Salvatore (John Cabot University), l'urbanista Paolo Urbani, l'economista della Luiss Veronica de Romanis, il vicepresidente dell'Eni Fausto Bolognese (docente Unint), gli economisti Giaime Gabrielli e Antonio Preiti, il dirigente Formez PA Sergio Talamo.
La scuola è a pagamento, ogni studente dovrà versare 450 euro di iscrizione. Per sostenere il resto deo costi Rutelli ha lanciato la campagna "Adotta uno studente": "Ogni benefattore potrà contribuire alla formazione di un futuro amministratore pubblico, formato sul campo per gestire le complessità di una grande città". Sono possibili offerte di qualsiasi entità.