AGI - È ora a disposizione dei comuni italiani un nuovo strumento estremamente potente che li metterà in condizioni di accedere alle tecnologie più sofisticate per analizzare il rischio sismico all’interno del loro territorio. Oggi, nel corso del webinar “Caesar II, i Big Data contro il rischio sismico per i comuni italiani”, sono stati infatti presentati all’Agenzia per la Coesione Territoriale e all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) i principali risultati del Progetto Caesar II "Controllare, mitigare e gestire l’Emergenza Sismica: Analisi costi-benefici e multi-criterio di scenari di impatto per la Riduzione del Rischio e l'incremento della Resilienza".
Al webinar - che è stato trasmesso dalla piattaforma web del Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” – LUPT, dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”- hanno partecipato i sindaci dei comuni che hanno preso parte e contribuito allo sviluppo del progetto, Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, che è anche l’ente capofila, Antonio Maria Imperatrice, Sindaco di Grumento Nova (pz) e Antonio Torrisi, del Servizio Rischio Sismico e vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia.
A illustrare il progetto il professor Giulio Zuccaro, professore di Scienza delle Costruzioni all’Università Federico II di Napoli, membro della Commissione Grandi Rischi e Supporto strategico al coordinamento per l’attuazione del progetto per il Comune di Cava de' Tirreni, insieme a Riccardo Monaco dell’Agenzia per la Coesione Territoriale - Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, Francesco Amedeo Lasco, anche lui dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.
A raccogliere gli esiti del progetto per i Comuni Italiani, Antonio Ragonesi, Responsabile AREA Relazioni Internazionali Sicurezza, Legalità e Diritti Civili, Ambiente e Protezione Civile Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI che inquadrerà le ricadute del progetto nel più ampio quadro delle strategie di mitigazione del rischio sismico.
“Il senso del progetto è quello di mettere a disposizione di tutti i comuni italiani, anche quelli più piccoli, meno attrezzati e quindi più esposti, uno strumento molto potente per la valutazione dell'impatto sismico sul proprio territorio, con una capacità di risoluzione molto stretta che arriva a definire mappe con griglie di 250 metri di lato”, ha dichiarato Zuccaro. Più o meno a livello di singolo quartiere.
Tre Comuni per il progetto pilota
Primi comuni a fare da pilota per questa iniziativa sono i Comuni di Cava de’ Tirreni in Provincia di Salerno, Grumento Nova in provincia di Potenza e Nicolosi in Provincia di Catania. In questi ultimi mesi i tecnici del progetto hanno censito e catalogato circa 6000 edifici in tutti e tre i comuni, in modo da arricchire il database su cui girano gli algoritmi di Caesar ll, allo scopo di rendere il sistema ancora più affidabile e di collegare questa applicazione all’interno dei processi decisionali e pianificatori delle amministrazioni comunali e dei singoli professionisti che lavorano nei comuni.
“In pratica con questo progetto – aggiunge Zuccaro - ogni comune può avere a disposizione uno strumento (un modello per la valutazione dell'impatto sismico) che attualmente è in possesso solo delle strutture centrali di gestione del rischio e dell'emergenza (sala operativa della protezione civile) per analisi di rischio su scala nazionale o regionale e che ora è stato declinato anche per poter funzionare all’interno del territorio di un singolo comune.
Simulazione dell'impatto sismico sul territorio Urbano
In altri termini, con Caesar, il comune può simulare un impatto sismico sul proprio tessuto urbano (con le specifiche di ciascun tipo di costruzione) e valutare così non solo il rischio a cui le case e i cittadini sono esposti, ma anche dove concentrare al meglio le risorse per ottimizzare i piani di emergenza e gli interventi dei piani di mitigazione, anche attraverso analisi costi-benefici.
Si tratta di informazioni fondamentali che permettono di mettere in campo tutti gli strumenti per una adeguata 'governance' urbana per pianificazione e gestione dell'emergenza”. Questo sarà possibile per i Comuni scaricando gratuitamente dalla piattaforma dell'Agenzia della Coesione Territoriale, che ha finanziato il progetto, un kit di riuso con allegate istruzioni e manualistica d’uso.
Il Progetto è realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea, Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 – FSE/FESR, e prevede interventi volti al trasferimento, all'evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020.
È realizzato con il Centro Studi Plinivs struttura operativa del Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” – LUPT, dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, la Regione Campania, dal Dipartimento della Protezione civile della Regione Sicilia, dal Comune di Nicolosi (CT) e dal Comune di Grumento Nova (PZ) e da quello di Cava de’ Tirreni (Sa) che è l’Ente capofila.
“Il progetto Caesar II – afferma il Sindaco, Vincenzo Servalli - è certamente un esempio di best practice, che mette insieme le competenze straordinarie dell’Istituto Plinius, del prof. Zuccaro e i suoi collaboratori, le opportunità offerte dall’Unione Europea, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, Regioni e Comuni, e che ci vede svolgere il ruolo di città capofila. Presentiamo un progetto, ma soprattutto, uno strumento straordinario, innovativo, in un campo, quello del rischio sismico, di estrema importanza per tutte le città italiane, e non solo, che devono convivere con un pericolo così imprevedibile come il terremoto. Avere la possibilità per i sindaci, e per le protezioni civili in particolare, di conoscere quale impatto avrebbe sul proprio territorio una scossa sismica, prevederne i danni, avere consapevolezza delle criticità e di conseguenza poter agire preventivamente per mitigarne le conseguenze, in termini di danni strutturali e quindi anche di salvaguardia di vite umane, credo sia un enorme passo in avanti nella difesa dei territori e per la sicurezza di ognuno di noi”.
Aggiunge Riccardo Monaco Agenzia per la Coesione Territoriale - Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020: "Credo che il futuro degli interventi per il rafforzamento delle capacità e delle competenze non possa che passare attraverso un forte investimento nella cooperazione tra PA, nella creazione di reti stabili di collaborazione, nell’investimento in strumenti per la messa in comune delle conoscenze e delle esperienze capaci di valorizzare un patrimonio immenso di capacità istituzionali e tecniche che spesso resta sconosciuto”.