Articolo aggiornato alle ore 15,10 del 13 giugno 2020
AGI - È stata placata la rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove questa notte circa 45 detenuti del settore Danubio che racchiude persone ritenute 'problematiche', hanno aggredito sei agenti della penitenziaria dopo aver provato ad appiccare fiamme dando fuoco alcune suppellettili nell'infermeria. I rivoltosi sono stati isolati mentre invece continua la protesta simbolica degli agenti della penitenziaria che non entrano nell'istituto e sono fermi davanti al piazzale
La notte di tensione
Dei sei agenti della penitenziaria, aggrediti da alcuni detenuti, tre sono stati portati in ospedale per accertamenti. All'esterno del penitenziario sammaritano si è svolta anche una manifestazione di agenti che hanno protestato per quanto avvenuto nella struttura.
Tre giorni fa la procura samaritana ha notificato 44 decreti di perquisizione per un'inchiesta relativa a presunti pestaggi avvenuti nella struttura carceraria il 6 aprile. Gli agenti sono indagati anche per tortura.
Il reparto Danubio
Nel reparto Danubio dove ci sono detenuti cosiddetti 'problematici' è in corso una 'battitura' e momenti di tensione altissimi. All'interno dell'ala del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sono reclusi anche detenuti che in passato si sono resi protagonisti di episodi di intemperanza.
Uno dei due detenuti che la scorsa notte si sarebbe reso protagonista dell'aggressione a sei poliziotti della penitenziaria, tre dei quali in ospedale per accertamenti, ha aggredito un altro agente che è stato soccorso con un'ambulanza, secondo fonti di polizia. La rivolta sarebbe stata organizzata da detenuti extracomunitari.
"Da parte di certa politica c'è stata una strumentalizzazione vergognosa di quanto accaduto a Santa Maria Capua Vetere", afferma il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che aggiunge: "C'è un'indagine della magistratura che, come sempre, va rispettata e abbiamo piena fiducia nelle verifiche disposte dal procuratore generale, Luigi Riello, a proposito delle modalità di controllo e notifica attuate giovedì mattina. Ma il valore del corpo della Polizia penitenziaria non è mai stato in discussione e merita rispetto. Strumentalizzare situazioni come queste per attaccarmi - conclude - lo trovo veramente meschino".