AGI - La manifestazione convocata al Circo Massimo dall'estrema destra, Forza Nuova e gruppi ultras venuti da più parti d'Italia, si è trasformata subito in una rissa tra i militanti di destra presenti. Seguita poi da un prolungato lancio di oggetti contro giornalisti e forze dell'ordine. In alcune centinaia si erano dati appuntamento alle 15 nello spiazzo finale della vecchia arena romana, tra loro gruppi neofascisti e alcune tifoserie organizzate, sotto la sigla 'Ragazzi d'Italia', per contestare governo e opposizioni per le politiche adottate durante la pandemia di Covid-19.
Molti indossano magliette bianche, i presenti sono assembrati in barba alle norme anti contagio da coronavirus e più delle mascherine indossano cappucci, cappelli ed occhiali da sole per non essere riconoscibili. Per avviare la manifestazione parte l'inno di Mameli, diversi lo accompagnano con braccia tese e poi il coro "Duce, Duce".
Come è iniziata la rissa
L'input è di non parlare con la stampa, che si tiene a distanza. Fino a che un blogger nazionalista, Simone Carabella della Curva Sud della Roma. ha scelto di fare una dichiarazione: mentre parlava di fronte alla telecamere è arrivato Giuliano Castellino, estremista di destra già noto alle forze dell'ordine, e lo ha spintonato via domandandogli "perché parli?". Ne è seguito un parapiglia tra manifestanti.
Poi sono accorsi diversi militanti che hanno iniziato ad urlare "giornalisti terroristi", ed è partito un lancio di oggetti - bottiglie di vetro, vasi, petardi e fumogeni - contro telecamere, fotografi e taccuini. Cinque minuti di disordini, con la Polizia che è avanzata con gli idranti ed in assetto anti sommossa.
C'è voluta un'ora per placare la tensione, nel frattempo altri disordini si sono consumati sul lato opposto, di fronte al roseto comunale, con una rissa a colpi di bastone tra manifestanti e l'esplosione di altri petardi, uno dei quali ha bruciato un pezzo di prato del Circo Massimo. Della manifestazione, a quel punto, non era rimasto più nulla, con alcuni presenti che hanno iniziato ad abbandonare alla spicciolata il Circo Massimo.
Dal palco sono partiti appelli alla calma: "È quello che vogliono, c'è chi ha organizzato questa iniziativa e merita rispetto, ci ha messo la faccia con nomi e cognomi, stiamo uniti". Ma la piazza 'nera' di fatto si è risolta soltanto in due ore di parapiglia. Alle 17 era già tutto finito, con oltre un'ora di anticipo: al momento si contano 2 arresti e 15 fermati tra i manifestanti. Prevedibile ora la discussione politica sulle motivazioni che hanno spinto ad autorizzare, vista anche l'emergenza sanitaria in corso, una manifestazione di questo tipo, degenerata subito in rissa.
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