AGI - Il giudice del Lavoro del tribunale di Palermo, Cinzia Soffientini, ha reintegrato nel suo posto il dipendente regionale Angelo Lentini, licenziato a seguito di un'inchiesta sull'assenteismo che il 21 novembre 2018 aveva portato lo stesso impiegato e altri 40 suoi colleghi agli arresti domiciliari o alla sospensione dal lavoro.
Il primo ricorso urgente di Lentini, assistito dall'avvocato Giuseppe Cannizzo, era stato respinto dallo stesso giudice Soffientini, che però poi, entrando nel merito della questione, ha bypassato anche gli esiti dell'indagine penale. Sono state ritenute cioè fondate le testimonianze di alcuni colleghi dell'impiegato, in servizio all'assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
Lentini era addetto a lavori esterni e in alcune occasioni avrebbe fatto "strisciare" il proprio badge ai colleghi perché era assente per motivi di servizio. Nelle altre occasioni, secondo il tribunale, sono credibili le dichiarazioni di altri impiegati, che sostengono di avere visto Lentini nella sede di lavoro nei giorni e negli orari in cui invece, secondo la Guardia di Finanza, si trovava fuori senza alcuna giustificazione, facendo figurare la propria regolare presenza. Un'altra riassunzione che, dopo il caso del vigile in mutande di Sanremo, potrebbe fare discutere.