C'è anche Sergio De Gregorio, ex senatore e già in forza al Pdl, tra le persone arrestate questa mattina dai poliziotti della Squadra Mobile nell'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Nove i destinatari di provvedimenti cautelari emessi dal gip e a cui sono contestate, a vario titolo ed in concorso, i reati di estorsione, riciclaggio ed autoriciclaggio. Per De Gregorio c'è la misura cautelare in carcere.
Contestualmente sono stati sequestrate quote sociali, conti correnti e un complesso aziendale dei beni che fanno parte del patrimonio aziendale di alcune società ed un sequestro di circa 480 mila euro.
Chi è Sergio De Gregorio
Sergio De Gregorio non è un peone: è stato uno dei protagonisti dell'indagine sull'accusa di compravendita di senatori mossa contro Silvio Berlusconi (reato dichiarato prescritto dalla Cassazione nel 2018). Berlusconi era accusato di aver fatto avere a Sergio De Gregorio (all'epoca senatore dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro) 3 milioni di euro per passare dal centrosinistra al centrodestra votando la sfiducia al governo Prodi nel 2007. De Gregorio aveva patteggiato una pena a un anno e otto mesi dopo aver raccontato ai magistrati lo schema della compravendita.
Già presidente della commissione Difesa del Senato e della delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato, De Gregorio, 60 anni, lavora da giornalista ed arriva, dopo il crollo del Psi negli anni novanta, ai vertici de 'L'Avanti' che sarà poi diretto da Walter Lavitola, anche lui coinvolto a vario titolo in alcune inchieste.
La storia della compravendita dei senatori
Il percorso politico di De Gregorio è molto diversificato. Nel 2005 si candida alle elezioni regionali in Campania con la Dca di Gianfranco Rotondi. Nel 2006 viene eletto al Senato con l'Idv, che fa parte della coalizione di centrosinistra che sostiene il Governo di Romano Prodi.
Al Senato i numeri del Governo Prodi sono traballanti e De Gregorio è il protagonista di un colpo di scena: il 7 giugno viene eletto con i voti del centrodestra alla Presidenza della Commissione Difesa, sconfiggendo la candidata del centrosinistra Lidia Menapace.
Pochi mesi dopo lascia l'Idv e si dedica al suo movimento 'Italiani nel mondo'. Nel 2008 viene eletto al Senato con il Pdl, votando ovviamente la fiducia al Governo Berlusconi.