AGI - Enzo Bianchi ha accettato di lasciare Bose, la comunità del Biellese da lui stesso fondata nel 1965, dopo le incomprensioni e i contrasti con il nuovo priore Luciano Manicardi e il resto del monastero.
Chi è Enzo Bianchi
Era stato un decreto papale a ordinare il temporaneo allontanamento dalla struttura, nota a livello internazionale per essere in prima fila nel dialogo ecumenico. In una nota della stessa comunità, si spiega che Bianchi, 77 anni, uno dei più noti teologi e divulgatori cattolici in Italia, si è allontanato insieme a due fratelli e una sorella molto legati all'ex priore: Lino Breda, Goffredo Boselli e Antonella Casiraghi.
"All'indomani della solennità della Pentecoste, la Comunità di Bose ha accolto la notizia che il suo fondatore, fr. Enzo Bianchi, assieme a fr. Goffredo Boselli e a sr. Antonella Casiraghi hanno dichiarato di accettare, seppure in spirito di sofferta obbedienza, tutte le disposizioni contenute nel Decreto della Santa Sede del 13 maggio 2020", si legge sul sito della comunita'. "Fr. Lino Breda l'aveva dichiarato immediatamente, al momento stesso della notifica", si legge
Dove andrà adesso
"A partire dai prossimi giorni, dunque, per il tempo indicato nelle disposizioni, essi vivranno come fratelli e sorella della Comunità in luoghi distinti da Bose e dalle sue Fraternità", prosegue, "ai nostri amici e ospiti che ci hanno accompagnato con la preghiera e l'affetto in questi giorni difficili chiediamo di non cessare di intercedere intensamente per tutti noi monaci e monache di Bose ovunque ci troviamo a vivere".
"Pregate per ciascuno di noi, e per la Comunità nel suo insieme, perché possa proseguire nel solco del suo carisma fondativo: fedele alla sua vocazione di comunità monastica ecumenica di fratelli e sorelle di diverse confessioni cristiane, continui a testimoniare quotidianamente l'evangelo in mezzo agli uomini e alle donne del nostro tempo", conclude.