AGI - "Evviva!". È il coro unanime di Riccardo e Leonardo, 3 e 5 anni, tra i primi bimbi che stamane, felicissimi, hanno salutato i delfini ospitati in una delle più famose maxi vasche dell'Acquario di Genova, riaperto oggi dopo due mesi di lockdown imposto dal Covid-19.
Davanti alla struttura non c'è la consueta coda di visitatori, complice la chiusura dei confini regionali e il nuovo regolamento dell'Acquario che scandisce gli ingressi nella principale attrazione di Genova: rispetto all'era pre coronavirus entra solo il 25% dei visitatori e il biglietto è preferibile acquistarlo on line.
Dopo la misurazione della temperatura con termoscanner, si entra e si fa tappa obbligata ai dispenser di gel disinfettante. Una volta dentro, ci si immerge nello spettacolare panorama marino, immutato in questi due mesi, se non per la segnaletica sul pavimento che ricorda il distanziamento di 2 metri tra persone e quella che si deve mantenere dalle vasche, per evitare che vengano toccate dai tanti visitatori.
Man mano che si attraversano le sale, le risate e i gridolini dei primi bimbi in visita sembrano riaccendere gli spazi e la curiosità degli animali: piranha, squali, foche, pinguini, delfini che a ogni passaggio si avvicinano alle vetrate, quasi sorridendo, cercando uno stimolo mancato per tanto tempo.
Eppure tutti gli inquilini del più grande Acquario d'Europa sono stati quotidianamente nutriti e curati da due squadre di 15 persone ciascuna durante tutto il periodo del lockdown.
L'accoglienza dei primi visitatori
Ad accogliere i primi visitatori questa mattina, ovvero la famiglia Civile di Sturla, composta da mamma Linda, il piccolo Riccardo e i nonni Piero e Mirella, anche il presidente di Costa Edutainment, Giuseppe Costa che, oltre all'Acquario, gestisce 11 strutture di 'edutainment' in Italia, come l’Aquafun di Riccione o l’Italia in miniatura di Rimini.
È emozionato di fronte ai primi ingressi, lui che in questi mesi, nonostante le difficoltà, ha sempre ripetuto che l'Acquario sarebbe stato pronto alla ripartenza, non appena fosse stato possibile: "Ora ci sono genovesi e liguri. Poi aspettiamo a giugno i turisti delle altre regioni. A seguire sarà la volta degli stranieri e, quando sarà possibile, dei crocieristi".
Uno sguardo propositivo verso il futuro quello del patron dell'Acquario di Genova che, però, incalzato dai giornalisti, si fa anche critico: "Il turismo è stato un po' dimenticato in questa emergenza", dice Costa.
"C'era bisogno di un fondo perduto che non c'è stato. Il settore parchi, poi, lo hanno ricordato solo ora". L'obiettivo è lavorare sulla promozione e dimostrare che le visite si svolgono in estrema sicurezza: mascherina obbligatoria, igienizzazione delle mani e rispetto della distanza tra visitatori.
Il regolamento è consultabile sul sito dell'Acquario. La struttura viene costantemente pulita e, a fine giornata, sanificata. I piccoli Riccardo e Leo corrono sul pavimento blu dell'Acquario, persi in quel mondo che, da buoni genovesi, pur avendo visto già 2 o 3 volte nella loro giovane vita, sembrano aver riscoperto, come un'Atlantide appena riemersa dagli abissi.