"A settembre dovrebbero tornare a scuola, se le condizioni epidemiche lo consentiranno, piu' di 8 milioni di studenti, quasi 9, e noi stiamo facendo una valutazione complessiva dal punto di vista dell'impatto perché il ritorno in classe di milioni di ragazzi significa trasporti, mobilità e utilizzo delle strutture scolastiche che sono quelle che oggi abbiamo a disposizione. È improbabile immaginare che da oggi a settembre la scuola possa garantire nuovi edifici e nuove realtà.
"La preparazione degli esami di maturità del 17 giugno sarà il primo test, benché molto limitato nei numeri, perché parliamo di 500mila studenti". Lo ha detto alla commissione Affari sociali della Camera Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione civile. "Lavoriamo con la scuola immaginando tutti i possibili scenari - ha ribadito Miozzo -, analizzando settore per settore: una cosa è studiare la scuola elementare, un'altra cosa è il liceo, una cosa è dare indicazioni per un ragazzino di 8 anni, un'altra è darla per un ragazzo di 20".