Bandiera Blu per 195 Comuni e 75 approdi turistici italiani, interessate ben 407 spiagge (pari a circa il 10% delle spiagge premiate a livello mondiale). Sono 12 in più rispetto a un anno fa, e non si registra alcuna uscita dal numero del 2019. Tra le regioni, domina la Liguria con 32 località (+2 sul 2019). La Bandiera Blu è il marchio dell'ambiente salubre in una località, e per ottenerlo occorre rispettare requisiti molto vincolanti. Il riconoscimento, dallo spessore internazionale e giunto alla 34^ edizione, è assegnato dalla FEE, la Foundation for Environmental Education, e i nomi sono stati annunciati questa mattina in conferenza stampa telematica con i sindaci vincitori.
Ecco le new entry tra le Bandiere Blu 2020, regione per regione, comprendenti insieme ai 195 Comuni anche i 75 approdi turistici. Tra le spiagge, sono Gozzano (Piemonte), Diano Marina (Liguria), Sestri Levante (Liguria), Montignoso (Toscana), Porto Tolle (Veneto), Vico Equense (Campania), Isole Tremiti (Puglia), Melendugno (Puglia), Rocca Imperiale (Calabria), Tropea (Calabria), Siderno (Calabria), Ali' Terme (Sicilia). Rispetto al 2019 non esce nessuno, quindi quest'anno si sono 'solo aggiunte' 12 nuove localita' alle 183 registrate un anno fa e meritevoli dell'importante riconoscimento internazionale assegnato dalla FEE ai Comuni rivieraschi. Tra gli approdi, entrano Cala Cravieu (Celle Ligure, Liguria), Vecchia Darsena Savona (Savona, Liguria), Cala Gavetta (La Maddalena, Sardegna), Marina Porto Azzurro (Porto Azzurro, Toscana), Porto degli Aragonesi (Casamicciola, Ischia, Campania). Escono invece gli approdi del Porto turistico Marina di Policoro (Policoro, Basilicata) e Marina del Nettuno (Messina, Sicilia).
Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto oramai c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati.
Sono 32 i criteri del Programma e vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Anche quest’anno è stato dato grande rilievo alla gestione del territorio e all’educazione ambientale messe in atto dalle Amministrazioni al fine di preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile.
In tale ottica, alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.
"La Bandiera Blu quest’anno sarà strumento di ripresa e di rilancio dell’immagine del Paese - ha detto Claudio Mazza presidente della FEE Italia – Siamo certi che le località Bandiera Blu dove il livello di qualità ambientale e del servizio al turista è sempre stato al primo posto saranno in grado di garantire una gestione della stagione estiva efficiente e in sicurezza”.
“Il riconoscimento della Bandiera Blu” - dichiara a sua volta Stefano Laporta, presidente ISPRA e SNPA – “da sempre rappresenta l’impegno a migliorare e a promuovere la cultura ambientale coniugando turismo e sostenibilità. Mai come quest’anno poi questo riconoscimento avrà una valenza ancora maggiore quale supporto al rilancio del turismo italiano in questo momento di sofferenza per tutta la nostra economia. Le certificazioni ambientali infatti costituiscono un efficace strumento per ripensare la gestione del nostro territorio in chiave 'green'”.
Il Comando Generale delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, oltre all’importante contributo in fase di valutazione, ha dato anche quest’anno il supporto per verificare la rispondenza ai criteri di spiaggia nelle località premiate. Gli esiti delle visite di controllo permettono di intervenire ai fini del miglioramento contribuendo al mantenimento degli standard di eccellenza previsti dal programma Bandiere Blu. Il progetto Bandiera Blu – Pesca e Ambiente – sviluppato in questi anni in collaborazione con la Direzione Generale della Pesca del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è riuscito con ottimi risultati a sensibilizzare il mondo della pesca alle tematiche ambientali ed alla valorizzazione delle tradizioni locali ad esso legate. Inoltre, i 75 approdi premiati dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale.
Analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno. In particolare, la Liguria sale a 32 località con due nuovi ingressi e guida la classifica nazionale, segue la Toscana con 20 località (un nuovo ingresso), la Campania raggiunge le 19 Bandiere con un nuovo ingresso, con 15 località seguono le Marche e la Puglia , che conquista due nuova località, mentre la Sardegna riconferma le sue 14 località. Anche la Calabria va a quota 14 con tre nuovi ingressi, mentre l’Abruzzo resta a 10. Il Lazio conferma le 9 Bandiere, così come 9 sono quelle del Veneto,che segna un nuovo ingresso; l’Emilia Romagna conferma le sue 7 località, mentre la Sicilia ne guadagna una passando a 8 Bandiere. La Basilicata conferma le sue 5 località, il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 Bandiere dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera. Quest’anno vengono incrementate le Bandiere sui laghi, che contano 18 località. Si registra infatti un nuovo ingresso in Piemonte, che ottiene 4 bandiere; rimangono invariati il Trentino Alto Adige con 10 località e la Lombardia con 1.
I criteri, imperativi e guida, per l’assegnazione della Bandiera Blu sono l'assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (solo quelle classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni); i regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva.
Tali criteri sono imperativi e solo se rispettati si può accedere alle successive valutazioni, rappresentate dall'efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale; dalla raccolta differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi; dalla presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi; dotazione di spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche); presenza di ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani, ai turisti e residenti; diffusione dell’informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione.
Inoltre: strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata; certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale; presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.