Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, annuncia riaperture di spiagge e aeroporti, le prime già dalla prossima settimana. Per rivedere turisti nell'isola invece - se tutto andrà bene - si dovrà aspettare la seconda metà di giugno. L'accelerata della 'Fase 2' è arrivata nel corso della trasmissione su Rai Radio da 'Un giorno da pecora'.
"L'auspicio è che le spiagge in Sardegna possano aprire da lunedì prossimo, per i residenti ed evitando l'assembramento", ha detto Solinas incalzato dalla conterranea Geppi Cucciari nel corso della trasmissione radiofonica per poi subito precisare: "Sull'accesso al pubblico alle spiagge è necessario un approfondimento che stiamo portando con il comitato tecnico scientifico e spero entro questa settimana di avere delle linee guida certe".
Il governatore sardo ha poi spiegato che "il problema è quello delle spiagge libere: nella concessione il titolare può essere sottoposto a controlli, nelle altre è più difficile la verifica del distanziamento sociale".
"La mia preoccupazione principale", ha quindi sottolineato, "è trovare un sistema efficiente che garantisca la tranquillità di chi va in spiaggia. Stiamo lavorando", ha assicurato, "perché stabilimenti e spiagge libere aprano contemporaneamente".
Ben più impegnativo l'annuncio di un riavvio dell'attività negli scali sardi il mese prossimo. "Speriamo di poter riaprire la Sardegna ai turisti nella seconda parte di giugno", ha annunciato il presidente della Regione che, a questo proposito, è tornato sul così detto 'passaporto sanitario' come garanzia contro una possibile importazione di persone positive al Covid-19 nell'isola. "Dobbiamo approntare un sistema di controlli efficienti", ha spiegato, "per potere accedere nell'isola".
Il 'passaporto'consiste in un tampone effettuato da chi è diretto in Sardegna, almeno sette giorni prima della partenza, e la cui negatività dovrebbe essere confermata da un test all'arrivo. Il turista poi dovrebbe scaricare una app per consentire il tracciamento di spostamenti e contatti.