"La terapia al plasma non è la terapia contro il Covid, ma uno dei pochi strumenti che abbiamo". Lo ha detto il direttore generale del Policlinico San Matteo di Pavia, Carlo Nicora, in un'audizione informale davanti alla Commissione Igiene e Sanità del Senato dedicata ai profili sanitari della cosiddetta fase 2 (strategie anti e post Covid-19). Il manager ha precisato: "Perchè la terapia al plasma? Perche' non c'è un vaccino e non c'è una terapia, quindi non c'e' nulla di certo. A questo punto, come in passato per altre situazioni quali Ebola, Sars e Mers, si è pensato di utilizzare il plasma di chi era guarito, perchè contiene gli anticorpi. Quali e quanti anticorpi però? Quelli neutralizzanti, perchè sono quelli che neutralizzano la replicazione virale".
Nicora ha, tuttavia, sottolineato che lo "studio pilota" realizzato dal Policlinico sulla terapia al plasma contro il nuovo coronavirus ha consentito "una riduzione della mortalità dei pazienti in terapia intensiva dal 15% (dato nazionale al 10 marzo) al 6%. Questo significa che in terapia intensiva si passava da 1 morto su 6 a 1 su 15", ha aggiunto Nicora, evidenziando che "i parametri polmonari miglioravano in maniera importante, quindi si riusciva a diminuire il tempo di intubazione e i parametri infiammatori diminuivano in maniera importante".
Il direttore generale del Policlinico di Pavia ha però osservato che per effettuare la terapia al plasma iperimmune "bisogna avere i pazienti guariti, chiedere loro di donare, verificare quali sono i pazienti che nel loro plasma hanno una quantità di anticorpi significativa, stoccare questi anticorpi". Nicora ha poi spiegato che "anche gli asintomatici possono avere gli anticorpi neutralizzanti, lo abbiamo verificato con uno studio su mille donatori di sangue della zona rossa di Codogno.
All'interno di questo gruppo, il 24% dei donatori aveva anticorpi neutralizzanti e una parte di questi utilizzabili per la terapia al plasma". Infine, "per quanto riguarda i costi della terapia con il plasma, sono alti, ma abbiamo un altro tema da affrontare: la quantità di anticorpi neutralizzanti presenti nei guariti non permane a lungo, quindi il 'bancaggio' di questo plasma, la possibilità di stoccarlo, è una possibilità che non vogliamo lasciarci sfuggire per il prossimo mese e mezzo", ha concluso.