Saranno il medico legale Vittorio Fineschi e lo psichiatra Stefano Ferracuti a stabilire se il californiano Finnegan Lee Elder era capace di intendere e di volere la mattina del 26 luglio 2019 quando aggredì e uccise, assieme al connazionale Natale Hjorth, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega nel quartiere Prati a Roma a pochi passi dall'hotel in cui ai due americani alloggiavano.
La prima corte d’assise, nel processo che si sta celebrando nell'aula Occorsio a porte chiuse, ha affidato oggi la perizia psichiatrica ai due esperti che dovranno illustrare le loro conclusioni nell'udienza del 22 luglio prossimo. A sollecitare l'accertamento tecnico era stata la stessa difesa dell'imputato: Lee Elder, al momento dei fatti, stava seguendo una cura e assumeva dei farmaci che poi gli sarebbero stati sequestrati il giorno successivo al delitto dai carabinieri durante la perquisizione nella stanza dell'albergo.
La corte d'assise ha poi affidato a Iolanda Plescia e Matteo Bilardello l'incarico di tradurre le intercettazioni dei colloqui intercorsi in carcere tra lo stesso Elder Lee (il 2 agosto e poi il 5 e 6 settembre 2019) e il padre e un legale americano, dialoghi che, secondo la difesa, sarebbero stati mal tradotti, stravolgendo il senso di quello che in realtà si erano detti.
L'udienza di oggi è poi entrata nel vivo con l'audizione del primo testimone citato dalla procura, vale a dire il colonnello Lorenzo D’Aloia, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri, che ha coordinato le indagini. Il teste ha raccontato come si sono sviluppati gli accertamenti, a partire dalle immagini a circuito chiuso della notte del 25 luglio 2019 che hanno ripreso l'incontro a Trastevere tra i due imputati e il mediatore dei pusher Sergio Brugiatelli (parte civile in questo processo), e come, a poche ore dall'agguato costato la vita a Cerciello Rega e il ferimento del collega Andrea Varriale, sono stati individuati e fermati i due giovani americani, che avevano nascosto l'arma del delitto (un coltello) in una nicchia ricavata dal controsoffitto della loro camera.