La data fissata sul calendario degli italiani è quella del 4 maggio. Da quel momento, è la speranza, si potrà ricominciare a uscire di casa, a lavorare, a vedere i propri cari e i propri amici. Insomma, a vivere. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta lavorando di lima al piano che traduce le linee guida offerte dalla task force presieduta da Vittorio Colao.
La presentazione del piano agli italiani dovrebbe arrivare non prima di lunedì perché, come spiegano fonti di governo, le linee guida devono essere vagliate dal Comitato Tecnico Scientifico, poi andranno sottoposte alle parti sociali, agli enti locali e alle Regioni e, infine, al dipartimento per gli affari giuridici e amministrativi.
A presentare i maggiori problemi il capitolo trasporti. È il vero tallone d'Achille delle linee guida dato che le immagini a cui siamo abituati, con le persone stipate sulle banchine di treni e metropolitane e bus pieni all'inverosimile mal si conciliano con il concetto di distanza di sicurezza, imposto dall'esplodere della pandemia.
Ci sarà tempo, in ogni caso, di testare le possibili soluzioni, anche perché la fine del lockdown non arriverà come la campanella al termine delle lezioni, con conseguente tracimare di studenti. No, piuttosto sarà una sorta di risveglio dal letargo, con alcune categorie di cittadini ad uscire di casa prima di altri.
Le probabili misure
I termoscanner saranno disposti in tutte le stazioni e gli aeroporti: sarebbe questa una delle misure contenute nelle linee guida per i trasporti e allegate al dpcm per la ripartenza. Non ci saranno invece nelle stazioni della metropolitana.
Non ne sarà interessato insomma il trasporto pubblico locale dove si potrà accedere solo con naso e bocca coperti con una mascherina, anche di stoffa. Questa misura diventerebbe obbligatoria per gestire la Fase 2, oltre a quella di mantenere il distanziamento sociale.
Altre indicazioni riguardano l'invito a seguire strettamente la segnaletica per l'entrata e l'uscita da un mezzo pubblico, a utilizzare solo le porte preposte, e ad acquistare il biglietto in formato elettronico.
La raccomandazione ai passeggeri sarà anche quella di lavarsi spesso le mani, anche se i dispenser col gel disinfettante saranno disponibili solo nelle grandi stazioni e non in tutti gli scali ferroviari.
Ci si potrà poi sedere solo sui posti consentiti, non si potrà chiedere informazioni al conducente e occorrerà sottoporsi ovviamente ai termoscanner che saranno disposti in ogni scalo aeroportuale e in ogni stazione. Il cartello con l'invito a "non parlare al conducente", infine, non sarà più una cortesia richiesta ma diventerà un obbligo per tutti.