La Fase 2 può essere scandita anche a suon di fiocchi azzurri e rosa. Il trionfo della vita su questi tempi drammatici. Così, ogni nuovo nato di Pantelleria sarà accolto dal suono delle campane della chiesa madre dell'isola. L'idea è di un abitante di questo affascinante lembo della Sicilia, la perla nera del Mediterraneo, a 65 chilometri dalla Tunisia.
Giuseppe La Francesca nei giorni scorsi ha scritto al vescovo di Mazara del Vallo: "Il suono delle campane per ogni nascita può essere considerato un gesto semplice, ma in questo tempo segnato dal coronavirus e purtroppo anche dalla morte, ha una grande forza e sono sicuro che contaminerà con un sorriso la nostra comunità isolana. Vuole essere anche un segno di accoglienza e di vicinanza alle famiglie in un periodo in cui gli auguri e le congratulazioni si inviano solo via telefono".
Monsignor Domenico Mogavero si è detto subito d'accordo e ne ha parlato con i Padri Missionari del Preziosissimo Sangue, che attualmente animano la comunità pantesca. "È un'iniziativa molto significativa: se altrove le nascite sono un evento ordinario, a Pantelleria no; e allora è bello festeggiare i neonati con uno scampanio gioioso", ha commentato il prelato.
Attualmente, peraltro, sull'isola si discute della chiusura del punto nascita dell'ospedale "Nagar" e le mamme devono recarsi sulla terra ferma per partorire: recente la protesta, con alla testa il sindaco Vincenzo Campo, davanti al nosocomio. Quel suono di campane, sottolineano qui, servirà a riaffermare il diritto di nascere e le ragioni testarde della vita.