Per la progressiva riapertura delle attività produttive "le regole saranno uguali per tutta l'Italia". Lo ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, a 'Circo Massimo' su Radio Capital, evidenziando che "ovviamente i monitoraggi per eventuali situazioni critiche dal punto di vista sanitario avranno degli effetti anche regionali".
"Se rileviamo che in aree di una regione aumentano i contagi, la reazione dovrà essere territoriale", ha insistito De Micheli. E ha aggiunto: "Abbiamo in vista molte semplificazioni sulle procedure degli appalti, anche se sempre più emerge che il tempo si perde nella fase precedente l'appalto. Sindacati e costruttori sono contrari alla sospensione del codice degli appalti. Senza regole non è possibile fare buone opere e anche con troppe regole".
Oggi il Governo farà "le valutazioni complessive" per decidere se la graduale riapertura delle attività partirà dal 4 maggio, ha sottolineato De Micheli, spiegando che si tratterà di "una valutazione collegiale approfondita sia sulla base delle questioni sanitarie sia sulle modalità con le quali gli italiani hanno voglia di tornare al lavoro".
In questo momento di emergenza coronavirus servono governi politici, non di unità nazionale, ha aggiunto, "Stiamo prendendo decisioni politiche, che arrivano da un'idea di società".
"Senza condizionalità prenderei i 37 miliardi del Meccanismo europeo di stabilità (Mes)" hac oncluso: "Ieri tutti i gruppi, a parte credo la Lega, hanno ricordato che senza condizionalità quelle risorse ce le dobbiamo prendere".