“Proprio nel momento in cui si richiede al sistema dell’informazione l’impegno a svolgere una funzione di pubblico servizio, dobbiamo a maggior ragione difendere tutta la filiera della stampa dalle perdite dovute alle pratiche illegali”. È la posizione espressa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella in un’intervista al Sole 24 Ore, che si era mosso già nelle scorse settimane per segnalare ad Agcom la necessità di intervenire contro la diffusione illegale di quotidiani e periodici attraverso le app di messaggistica.
Dinanzi ad una crisi che per l’editoria quotidiana si sta profilando particolarmente grave - secondo la Fieg diminuite nel periodo 2007/2018 del 46,5%: da 3,8 a 2 miliardi di euro) e pubblicità (-70%: da 3,238 miliardi a 992 milioni) - il sottosegretario spiega che se in Francia l’Antitrust ha imposto a Google di trovare un accordo con gli editori mentre in Italia stiamo ancora aspettando l’attuazione della direttiva Ue sul copyright, il Governo ha tuttavia “già avviato la procedura di recepimento della direttiva inserendola nel disegno di legge di delegazione europea, ora all’esame del Parlamento, a cui, poi, seguiranno i decreti legislativi” così da cercare di “arrivare a soluzioni condivise e non conflittuali che garantiscano la giusta remunerazione dei contenuti editoriali in rete.”
Però Martella afferma che “nel caso della tassazione, come per la tutela del diritto d’autore, solo la dimensione europea può garantire una risposta adeguata e un’interlocuzione non squilibrata con gli Over the top anche se la volontà è quella di “arrivare a una tassazione uniforme in Europa e che per il futuro una parte della cosiddetta web tax venga destinata a sostenere il settore editoriale”.
Sul caso Telegram e le copie dei giornali piratate e diffuse via smartphone, Martella assicura che “il tema è da tempo all’attenzione del Governo” e che già nelle scorse settimane “ho segnalato ad Agcom la necessità di intervenire per contrastare il traffico di contenuti editoriali pirata” mentre “è quanto mai urgente individuare con il Parlamento e in collaborazione con Agcom, nuovi strumenti normativi di contrasto della pirateria e della diffusione illegale di copie dei giornali”.
Dulcis in fundo, sulla crisi che sta attraversando la carta stampata e il mondo dell’informazione in questa fase, il sottosegretario all’editori dichiara che “le misure a sostegno degli investimenti in pubblicità sui giornali e le tv locali, come quella che raddoppia il credito di imposta per le edicole estendendolo anche alla consegna a domicilio dei giornali, sono state le prime misure per affrontare questa emergenza” mentre nel prossimo decreto “proveremo ad ampliare le misure di sostegno a un settore fondamentale anche per la qualità della democrazia” attraverso “un pacchetto di proposte che riguardano il credito di imposta per la carta ma anche per l’innovazione e il digitale” perché “l’obiettivo è di provare a dare un quadro d’insieme per affrontare questa drammatica crisi”.
E “con l’ultima legge di bilancio abbiamo messo in sicurezza il sistema e speriamo entro la prossima di aver posto le fondamenta della riforma, nonostante le limitazioni e i rallentamenti imposti dall’emergenza” assicura il sottosegretario.