La Bbc ha pubblicato una classifica dei Paesi in grado di riemergere più velocemente dalla crisi economica provocata dalla pandemia del Covid-19. Tra questi (130 in tutto ) al primo posto c'è la Norvegia, seguita da Danimarca, Svizzera e Germania, mentre l'Italia è al 31esimo posto, Gli Stati Uniti sono noni, la Gran Bretagna decima, la Francia 14esima e la Spagna 23esima. Agli ultimi tre posti Haiti, la peggiore, seguita da Venezuela ed Etiopia.
Più nel dettaglio la Bbc si è rivolta all'indice di resilienza globale 2019 della compagnia assicurativa FM Global, che classifica la capacità di resilienza delle aziende in 130 paesi, sulla base di fattori quali stabilità politica, governo societario, ambiente di rischio e logistica e trasparenza della catena di approvvigionamento.
Associando questi fattori la classifica dei Paesi in grado di riemergere più velocemente dalla crisi vede al primo posto la Norvegia, con 100 punti, al secondo posto la Danimarca (97,2), al terzo la Svizzera (97), al quarto la Germania (96,6), seguita da Finlandia (94,3), Svezia (94,1), Lussemburgo, Austria, Usa (92,4)e Gran Bretagna (91). L'Italia è al 31esimo posto (72,2), mentre la Francia e' 14esima (90,1), la Spagna 23esima (84,2).
Per la prima volta in Cina non è stato registrato alcun decesso legato al coronaviurs. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie di Pechino nell'aggiornamento quotidiano. Mentre invece negli Usa si registra un nuovo triste record di decessi negli Usa per il coronavirus. Secondo la Johns Hopkins University, sono morte 1.150 persone in 24 ore.
Intanto gli Usa superano così quota 10 mila morti per coronavirus: sono a 10.986 e oltre 368.000 casi registrati. Peggio soltanto Italia, con 16.523 morti e Spagna con 13.341. Nell'epicentro americano della pandemia, lo stato di New York, i morti sono 4.750 e i casi oltre 130.000.
Articolo aggiornato alle 18:20 del 7 aprile, continua a seguire QUI le notizie in tempo reale
I numeri del contagio in Italia: trend stabile, in calo
Sale a 135.586 il numero di casi totali di coronavirus in Italia, un aumento di 3.039 su ieri: si conferma dunque il trend in calo, visto che ieri l'aumento era stato di 3.599 unità e domenica addirittura di 4.316. Sono i numeri forniti dal bollettino quotidiano della Protezione Civile.
In un giorno si contano 604 decessi (ieri erano stati 636), mentre i guariti aumentano di 1.555 (ieri di 1.022), il secondo valore più alto di sempre. Per questo il numero delle persone attualmente malate aumenta solo di 880 unità, contro le 1.941 di ieri: l'incremento più basso dal 10 marzo.
Ma spicca in particolare il dato dei ricoveri, già in flessione da giorni. Oggi si registrano 258 ricoverati con sintomi in meno (ieri erano aumentati di 27) e ben 106 ricoverati in terapia intensiva in meno (anche ieri erano diminuiti, di 79). In totale, sono 94.067 le persone attualmente positive, 17.127 i decessi, 24.392 i guariti.
Al via la riunione Conte-Comitato tecnico scientifico
E' iniziata da circa 15 minuti la riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alcuni ministri tra cui Roberto Speranza a Francesco Boccia e il comitato tecnico-scientifico. Alla riunione partecipa anche il presidente dell'Istituto Superiore di Sanita', Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio Superiore di Sanita', Franco Locatelli.
La Gran Bretagna tocca quota 5.655 morti
Altri 758 morti nelle ultime 24 ore in Gran Bretagna per il coronavirus. Lo annuncia il servizio sanitario britannico NHS. Il totale dei decessi sale quindi a 5.655 dai 4.897 di ieri.
Bertolaso è stato dimesso dall' ospedale
"Oggi sono stato dimesso dal San Raffaele. Ringrazio tutti i medici e gli infermieri, orgoglio del nostro Paese. Uomini e donne che combattono in prima linea contro il Covid-19 pagando troppo spesso in prima persona con contaminazione e a volte purtroppo anche con la vita. Grazie per tutti i numerosi messaggi di affetto che mi avete inviato in questi giorni. Ora forza, c'e' ancora tanto da fare. L'Italia ha bisogno dell'aiuto di tutti". Lo scrive su Facebook Guido Bertolaso.
In Italia almeno 3 milioni di malati. Uno studio
Il numero di casi confermati per il nuovo morbo di coronavirus COVID-19 pubblicato ufficialmente dai paesi e' drammaticamente sottostimato. Lo conferma un nuovo studio realizzato da un team di ricercatori dell'Universita' di Gottingen guidato da Christian Bommer e Sebastian Vollmer. I ricercatori hanno utilizzato le stime della mortalita' di un recente studio pubblicato su The Lancet Infectious Diseases per testare la qualita' dei casi ufficiali. I loro dati mostrano che i paesi hanno scoperto in media solo circa il 6% delle infezioni da coronavirus e che il numero reale di persone infette in tutto il mondo potrebbe aver gia' raggiunto diverse decine di milioni. Test insufficienti e ritardatari possono spiegare perche' alcuni paesi europei, come l'Italia e la Spagna, stanno riscontrando un numero di vittime molto piu' elevato (rispetto ai casi confermati segnalati) rispetto alla Germania, che ha rilevato un 15,6% delle infezioni rispetto al solo 3,5% in Italia o 1,7% in Spagna.
I tassi di rilevazione sono ancora piu' bassi negli Stati Uniti (1,6%) e nel Regno Unito (1,2%), due paesi che hanno ricevuto critiche diffuse da esperti di sanita' pubblica per la loro risposta ritardata alla pandemia. In netto contrasto con questo, la Corea del Sud sembra aver scoperto quasi la meta' di tutte le sue infezioni da SARS-CoV-2. Gli autori stimano che il 31 marzo 2020 la Germania ha avuto 460.000 infezioni.
Sulla base dello stesso metodo, calcolano che gli Stati Uniti avevano piu' di dieci milioni, la Spagna piu' di cinque milioni, l'Italia circa tre milioni e il Regno Unito circa due milioni di infezioni. Lo stesso giorno la Johns Hopkins University ha riferito che a livello globale c'erano meno di 900.000 casi confermati, il che significa che la stragrande maggioranza delle infezioni non e' stata rilevata. Sebastian Vollmer, professore di Economia dello sviluppo all'Universita' di Gottinga, afferma: "Questi risultati indicano che i governi e i decisori politici devono prestare estrema attenzione nell'interpretazione dei numeri dei casi a fini di pianificazione. Tali differenze estreme nella quantita' e nella qualita' dei test effettuati in diversi paesi significa che i registri dei casi ufficiali sono in gran parte non informativi e non forniscono informazioni utili". Christian Bommer aggiunge: "Sono urgentemente necessari importanti miglioramenti nella capacita' dei paesi di rilevare nuove infezioni e contenere il virus".
Arcuri, non mi spetta la decisione sull'obbligo delle mascherine
La decisione se rendere obbligatorio l'uso delle mascherine "non compete a me". Lo ha detto in conferenza stampa il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. "Sara' grande il nostro impegno per le decisioni che verranno adottate, ma oggi qualsiasi decisione sul tema e' del tutto prematura", ha aggiunto.
Belgio, balzo dei decessi a causa dei morti in case riposo
Il Belgio ha registrato un'improvvisa impennata de numero di decessi legati all'epidemia, dopo che le autorita' sanitarie sono state informate della morte di 241 persone nei giorni scorsi in alcune case di riposo nelle Fiandre. "Nelle ultime 24 ore 162 persone sono decedute e siamo stati informati di 241 decessi che hanno avuto luogo in case di riposo nelle Fiandre nei giorni scorsi", ha detto uno dei portavoce del ministero della Sanita', Emmanuel Andre, durante la conferenza stampa quotidiana sulla situazione della pandemia. I decessi nelle case di riposo sono considerati "sospetti" perche' non c'e' stata conferma con una diagnosi in laboratorio, ha spiegato il portavoce.
Complessivamente il numero di decessi in Belgio legati al Coronavirus sale a 2.035 rispetto ai 1.632 annunciati ieri. Il numero totale di casi di Coronavirus e' salito a 22.194, dopo che ieri sono stati registrati 1.381 persone positive al Covid-19. La situazione negli ospedali si e' stabilizzata. Ieri sono stati ammessi negli ospedali 314 pazienti, mentre 171 sono stati dimessi, per un totale di 4.157 ricoveri. Il tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e' del 56%, con 1,260 pazienti totali e un aumento di 4 unita' ieri.
Altri sette medici morti, il totale sale a 94
Altri sette decessi tra i medici sono stati registrati da ieri. Il totale dei camici bianchi rimasti vittima del coronavirus sale cosi' a 94. Lo rende noto la federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), che da settimane sul suo portale, listato a lutto, riporta l'elenco dei colleghi morti. Tra i nuovi decessi, una cardiologa in pensione, un medico del lavoro e un odontoiatra. In totale, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanita' aggiornati a ieri sera, sono 12.681 gli operatori sanitari contagiati in Italia.
Il Giappone ha proclamato lo stato d'emergenza
Il premier giapponese Shinzo Abe ha proclamato lo stato d'emergenza per la regione di Tokyo e tutte le altre sei del Paese per contrastare la pandemia di Covid-19. L'emergenza durera' per un mese. "Ho deciso che la situazione fa temere per la vita delle persone e per l'economia. Sto dichiarando lo stato d'emergenza" ha detto Abe.
La misura e' piu' debole degli stretti confinamenti decisi da altri Paesi del mondo, ma da' ai governatori locali il potere di imporre ai cittadini di rimanere a casa e a chiudere le aziende.
Wuhan va verso la riapertura
Ultime ore di isolamento per Wuhan, dopo oltre due mesi di misure draconiane di chiusura. Nella citta' dell'Hubei, nella Cina interna, da cui si e' diffusa l'epidemia di coronavirus saranno revocate a partire da domani le restrizioni agli spostamenti esterni e i cittadini muniti di codice verde sanitario potranno lasciare la citta' e la provincia dello Hubei. In totale, saranno 75 i punti di controllo del traffico che saranno smantellati.
Wuhan, assieme ad altre citta' della provincia dello Hubei, e' stata sottoposta a cordone sanitario il 23 gennaio scorso, dopo l'impennarsi di casi dei contagi e gia' nei giorni scorsi erano emersi i primi segnali di ritorno alla normalita', dietro stretto controllo sanitario. A fine mese, le autorita' avevano permesso i primi arrivi nella citta', continuando a vietare pero' le uscite. Adesso, nonostante l'allentamento annunciato il mese scorso, e gia' in vigore per altre localita' dello Hubei, le autorita' di Wuhan hanno lanciato un avvertimento ai residenti la settimana scorsa, chiedendo di non abbassare la guardia sull'epidemia e di evitare spostamenti non essenziali perche' la situazione e' ancora "grave" nonostante i progressi sul piano economico e sociale.
La fine dell'isolamento giunge mentre la Cina conta per la prima volta zero casi di decesso da coronavirus dall'inizio dell'epidemia e l'attenzione delle autorita' e' focalizzata sui casi di contagio di ritorno nel Paese e sugli asintomatici. In totale, ieri, si sono registrati 32 casi di contagio, tutti "importati", in discesa rispetto ai 39 confermati ieri, mentre dei trenta casi asintomatici registrati ieri, diciotto si sono verificati nella provincia dello Hubei. In totale sono 983 i casi di contagi giunti nel Paese dall'inizio dell'epidemia, in gran parte attribuiti a cittadini cinesi di ritorno dall'estero, mentre i pazienti asintomatici sottoposti a osservazione medica sono 1.033. La Cina ha registrato 81.470 casi di contagio dall'inizio dell'epidemia di coronavirus e 3.331 morti.
Fontana: "Dati buoni ma siamo ancora in piena battaglia"
"I grafici sono belli da vedere, ma ci dimostrano che siamo nel pieno della battaglia, ci sono ancora tante persone nuove che si contagiano ogni giorno". Lo ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, collegato con Mattino 5, a proposito dell'emergenza coronavirus. "Dobbiamo finirla questa battaglia, sono convinto che si debbano mettere da parte" le polemiche, ha aggiunto il governatore. La pandemia "la supereremo sicuramente, i dati ci stanno dando ragione, ma queste ultime settimane sono assolutamente decisive e non dobbiamo abbassare la guardia".
Sileri: "Torneremo alla normalità solo quando ci sarà un vaccino"
"Torneremo alla vera normalità, ad abbracciarci e baciarci, quando ci sarà il vaccino, e su questo non c'è ombra di dubbio". Lo ha detto a Circo Massimo, su Radio Capital, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. Quindi ci saranno restrizioni per un anno abbondante? "No, avremo accuratezza nei contatti e senso responsabilitò" ha risposto "senso di responsabilità che dovrà guidare la ripresa, garantendo la distanza di sicurezza e un utilizzo consapevole delle mascherine".
Requisite a Ciampino 175 mila mascherine provenienti dalla Cina
Una partita di dispositivi di protezione individuale provenienti dalla Cina e destinati all'approvvigionamento di una società romana è stata requisita all'aeroporto di Ciampino dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma. Durante i controlli di routine allo scalo merci, all'attenzione dei finanzieri della Compagnia di Ciampino e del personale dell'Ufficio delle Dogane di Roma 1 non e' sfuggita la spedizione, costituita da 88 colli contenenti ben 175 mila mascherine ad uso chirurgico conformi alla normativa europea e nazionale in tema di sicurezza, delle quali e' prevista in via eccezionale la requisizione.
Aumentano i casi in Svizzera
Continua la crescita dei casi di coronavirus in Svizzera, con 552 nuovi casi. È un calo rispetto agli 822 del giorno prima. In totale, la confederazione conta almeno 21.652 contagi accertati. I morti sono 584, 25 in piu' rispetto a ieri. La Svizzera ha circa 8,5 milioni di abitanti, al momento registra 252 contagiati ogni 100 mila abitanti.
A luglio andremo in spiaggia con la mascherina
Sarà possibile andare in spiaggia a luglio? "Immagino per questa estate abbronzature un po' particolari, perché l'effetto mascherina sull'abbronzatura ve lo potete immaginare... Del resto, se non saremo in grado di tenere la distanza di sicurezza di un metro, la mascherina da oggi in poi sarà un gesto di buona educazione. Sarà come negli anni '20 quando si evitava di sputare per terra per evitare la tubercolosi" ha detto Pier Luigi Lo Palco, epidemiologo dell'università di Pisa, ospite ad Agorà su Rai 3.
Gallera, ovunque segnali confortanti
"I dati che abbiamo sono complessivamente confortanti e in linea, anche a Milano". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, alla trasmissione Agorà rispondendo a una domanda se fosse preoccupato dall'andamento della diffusione del coronavirus nel capoluogo lombardo. "Tutte le realtà stanno rallentando in modo significativo, anche Brescia e Bergamo. Fino a ieri Milano aveva un andamento ancora preoccupante ma proprio i dati di ieri ci dicono che la diffusione è sotto controllo, ma non dobbiamo rilassarci", ha aggiunto Gallera.
Sequestrati 19 mila flaconi di gel igienizzante a Palermo
Oltre 19 mila flaconi di gel igienizzante sono stati sequestrati dai finanzieri del Gruppo di Termini Imerese. In prima battuta erano stati tolti dai banconi di vendita di un minimarket di Trabia 15 flaconi di prodotto igienizzante per mani recanti etichette con diciture ingannevoli circa la provenienza del prodotto.
Una cattedrale di New York trasformata in ospedale da campo
Un grande cattedrale di New York, quella di Saint John a Manhattan ospiterà nove tende mediche a clima controllato nella sua lunga navata di quasi 200 metri e nella cripta sotterranea ha detto il decano Clifton Daniel al New York Times. Nelle tende potranno essere ricoverati almeno 200 malati di Covid-19. "Nei secoli precedenti, le cattedrali venivano sempre usate in questo modo, come durante la peste. Quindi questo non è al di fuori dell'esperienza di una cattedrale, è solo una novità per noi", ha detto Daniel.
Washington valuta un altro giro di helicopter money
l presidente Donald Trump sta "molto seriamente valutando un secondo round" di helicopter money, ovvero di pagamenti diretti agli americani per limitare l'impatto economico del coronavirus. Lo ha detto durante la conferenza stampa sul Covid-19 alla Casa Bianca. "Lo stiamo seriamente valutando", ha affermato Trump.
In Usa quasi 11 mila morti
Gli Usa superano quota 10 mila morti per coronavirus: sono a 10.986 e oltre 368.000 casi registrati. Peggio soltanto Italia, con 16.523 morti e Spagna con 13.341. Nell'epicentro americano della pandemia, lo stato di New York, i morti sono 4.750 e i casi oltre 130.000.
Conte, Mes no Eurobond sì. La storia è con noi
"Mes no, Eurobond si'". Cosi' il premier Giuseppe Conte ritorna sulle ricette europee per uscire dall'emergenza economica. "Il Mes è uno strumento inadeguato", ribadisce il premier in conferenza stampa. Per poi concludere: "La storia è con noi".
Conte, stiamo programmando fase successiva
"Stiamo lavorando anche per provvedimenti di più ampia prospettiva, non ci illudiamo che cambierà tutto ma vogliamo confidare che la Pasqua possa essere il momento in cui la curva epidemica possa essere sotto controllo se non discendente e ci consenta di programmare una fase successiva, in cui cercheremo di raccogliere le forze e proiettarci verso una nuova primavera". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Già ora stiamo predisponendo misure che consentiranno al nostro Paese di ripartire con forza e recuperare il terreno perduto e reagire nel migliore dei modi", ha aggiunto.
Conte, speriamo con Pasqua arrivi riscatto
"Pasqua significa passaggio, è una festa di libertà e riscatto e noi speriamo che la Pasqua possa portarci anche questo riscatto, questa libertà. Il passaggio verso una prospettiva migliore, di completo riscatto". Così il premier Giuseppe Conte. "Tutti i leader europei esprimono ammirazione per la forza e la resilienza del nostro paese. Agli italiani tutti voglio dire: state dando un contributo fondamentale in questa battaglia al virus. Presto raccoglieremo il frutto di questi sacrifici, presto quando sarà tutto superato ci sarà una nuova primavera per l'Italia", osserva il premier.
Conte, ci sarà un nuova primavera. Ora restare casa
"Ci sarà una nuova primavera". Così il premier Giuseppe Conte promettendo che l'emergenza sanitaria finirà. "Siamo fiduciosi", osserva il presidente del Consiglio, parlando in conferenza stampa del dl imprese e delle misure di contrasto al coronavirus. "Vivremo a casa" questi giorni di festa, "sarebbe irresponsabile" allentare le misure e il rispetto delle regole, dice ancora il presidente del Consiglio.
Coronavirus: Raab, Johnson ricoverato ma resta a guida Paese
Il premier britannico, Boris Johnson, è "di buon umore" e rimane alla guida del Paese nonostante sia stato ricoverato per delle analisi, in seguito a "sintomi persistenti" di Covid-19, 10 giorni dopo essere risultato positivo al tampone. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Domini Raab, che ha presieduto il briefing quotidiano a Downing Street sulla crisi. "Svolge ancora il suo ruolo, ma continua ad ascoltare i consigli dei medici su cosa fare", ha spiegato Raab, "abbiamo una squadra che sta lavorando per garantire che le sue istruzioni e direttive siano attuate".
Borrelli, istituito fondo parenti sanitari morti
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha reso noto di aver firmato un'ordinanza che prevede l'istituzione di un fondo per "destinare provvidenze ai familiari dei sanitari deceduti in questa emergenza". Borrelli ha ringraziato pubblicamente la famiglia dell'imprenditore Diego Della Valle, che ha dato il via all'iniziativa alimentando il fondo.
In Lombardia 1089 contagi in 24 ore, totale 5.1534
In Lombardia nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.089 casi di persone risultate positive al coronavirus. Dall'inizio dell'emergenza i casi positivi hanno raggiunto così quota 51.534. Lo ha reso noto l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera. Ieri l'aumento dei positivi era stato pari a un +1.337 rispetto al giorno precedente.
I dimessi nelle ultime 24 ore sono stati 851, raggiungendo il totale di 29.075 dall'inizio dell'emergenza. Di questi, 13.863 pazienti hanno dovuto fare ricorso a un passaggio in ospedale.
In Lombardia 297 morti in 24 ore, totale a 9202
I morti a causa del coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore sono stati 297. I decessi dall'inizio dell'emergenza sono con quest'ultimo aggiornamento 9.202. Ieri l'aumento dei morti rispetto al giorno precedente era stato di 249.
Medici Lombardia, assente strategia territoriale
In una lettera alla Regione, gli ordini provinciali dei medici lombardi scrivono che è "risultata evidente l'assenza di strategie relative alla gestione del territorio". Fatta la premessa che "non è questo il momento delle analisi delle responsabilità, ma di una presa d'atto degli errori per un aggiustamento dell'impostazione strategica", i medici osservano che "a fronte di un ottimo intervento sul potenziamento delle terapie intensive e semi intensive, peraltro in larga misura reso possibile dall'impegno e dal sacrificio dei medici e degli altri ordini professionisti sanitari, è risultata evidente l'assenza di strategie relative alla gestione del territorio".