L'epidemia da coronavirus non ferma le partenze di migranti dalla Libia. Nel pomeriggio ne sono sbarcati a Lampedusa 34, in prevalenza di nazionalità subsahariana, alcuni sono siriani: 11 sono donne, di cui due in stato di gravidanza, e 23 uomini. "Ho immediatamente firmato una ordinanza sindacale - ha affermato il sindaco, Totò Martello - che prevede che tutte le persone sbarcate siano direttamente trasferite dal Molo Favaloro (dove sono state raggruppate ed assistite da personale fornito di Dispositivi di protezione individuale così come previsto dalle norme sul Coronavirus) all’interno del Centro di Accoglienza, dove resteranno in condizione di quarantena, senza dunque potersi mai allontanare dalla struttura.
Sarà attivo un servizio di controllo per fare in modo che nessuno esca dal Centro, e verrà effettuato un costante monitoraggio dal punto di vista sanitario". "Vista l’emergenza Coronavirus - conclude Martello - la decisione di porre in quarantena le persone sbarcate sull’isola è necessaria a tutela della salute pubblica e di quella degli stessi migranti: nessuno di loro entrerà in contatto con la popolazione locale".
Nella sar libica, intanto, la nave Alan Kurdi, della ong Sea-Eye, ha soccorso 68 migranti. Secondo quanto affermato dalla ong su Twitter, i libici hanno cercato di interrompere le operazioni di soccorso sparando in aria. I migranti sono adesso "al sicuro" a bordo dalla nave, unica ong presente nella Sar libica.
Quanto a eventuali contagi da coronavirus, "Le navi tedesche - aveva assicurato Jan Ribbeck, mission manager, quando diversi giorni fa la nave salpò dalla Spagna - hanno le più alte condizioni di sicurezza. Inoltre, abbiamo sufficienti dispositivi di protezione per il nostro equipaggio”.