Con l’emergenza Coronavirus si moltiplica la minaccia in campagna della fauna selvatica, per cui Coldiretti Toscana ha inviato una lettera al prefetto di Firenze, in qualità di coordinatore dei prefetti della Toscana, affinché attivi interventi tempestivi contro i raid dei piccioni selvatici che stanno letteralmente devastando le oleaginose, in particolare i girasoli.
“Oltre alla presenza endemica di ungulati, la pressante minaccia rappresentata dal piccione selvatico, soprattutto in considerazione del fatto che siamo ormai a ridosso delle semine primaverili di oleaginose, in particolare di girasole, e senza una tempestiva ed efficace azione di controllo si rischia di mettere in forte crisi la coltura”, ha denunciato il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi al prefetto Laura Lega.
“In questo momento di emergenza nazionale a causa del Covid-19 che sta causando numerosi e incalcolabili danni economici a carico delle aziende agricole, riceviamo continue e pressanti segnalazioni dai nostri associati relativamente alla presenza sempre più incontrollata della fauna selvatica che indisturbata, anche e soprattutto a seguito della sospensione dell’attività di controllo e delle limitazioni agli spostamenti, arreca ingenti danni alle colture agricole, oltre a problematiche di pubblica incolumità nei pressi dei centri abitati”, ha insistito il presidente Filippi.
In Toscana sono quasi 20.000 gli ettari coltivati a girasole – aggiunge Coldiretti Toscana - in aumento rispetto agli anni passati e con una produzione di oltre 460.000 quintali nel 2019. Le province più a rischio sono quelle di Arezzo (4.800 ha coltivati), Pisa (3850) e Siena (2400), ma anche Firenze, Livorno e Grosseto con migliaia di ettari dedicati a questa coltivazione.
“Pur comprendendo le difficoltà della Polizia Provinciale, chiamata in questo periodo anche a ben altri e delicati compiti, l’azione di controllo è un intervento vitale e una prassi consolidata negli anni passati che aveva dato ottimi risultati”, ha concluso il presidente Filippi.
Per questo Coldiretti Toscana ha chiesto l’autorevole intervento del prefetto Lega perché possano essere garantiti, sotto il coordinamento della Polizia Provinciale, azioni di controllo affidate agli agenti volontari