La durata dell’emergenza? “Dipenderà dalla scienza”. Ne è convinto Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, il fondatore della Casaleggio Associati, l’anima con Grillo dei 5 Stelle e della piattaforma di voto Rousseau, che in un’intervista al Corriere della Sera si dice favorevole a un sistema di monitoraggio dei dati personali utili tenendo sempre ben presente che “la tutela del singolo si contrappone quasi sempre con la tutela della comunità”.
Perciò, annota l’imprenditore, “occorre, quindi, che il singolo esprima un consenso e soprattutto possa accedere e cancellare i propri i dati in qualunque momento”. Con la riapertura e la fine dei divieti, sostiene Casaleggio, “a potrebbe essere un utile strumento per ricordarsi chi si è incontrato, in caso di contagio” anche perché “oggi gli operatori telefonici – ricorda – hanno già questi dati e registrano i nostri movimenti degli ultimi due anni, ma possono utilizzarli solo le forze di polizia”.
Poi Davide Casaleggio dedica la sua attenzione alla crisi per avvertire che bisogna capire che “in tempi di emergenza sono necessarie misure straordinarie di sostegno e rilancio dell’economia” pensando a come affrontarla insieme: “Paesi come Regno Unito e Usa – spiega – hanno già destinato dal 10 al 15% del Pil per affrontare la crisi ed il rilancio economico” pertanto “oggi dobbiamo definire come ottenere o creare questa liquidità anche noi e definire che mondo vogliamo ridisegnare con questi soldi”.
Ciò significa che, rapportato al Pil italiano, “stiamo parlando tra i 200-300 miliardi di euro” dice Casaleggio secondo il quale è anche giunto il momento di ripensare l’economia chiedendoci “quali sono in questo momento storico gli investimenti che possano avere impatto duraturo sullo sviluppo economico, costruendo la nuova società”. E gli obiettivi per lui sono “investire in una nuova Italia digitale, sicura e verde, strutture sanitarie all’altezza, generazione elettrica distribuita, edilizia antisismica, impatto zero sul CO2 nell’atmosfera”, ovvero “tutte priorità, ma anche grandi opportunità per l’economia”. Tanto che ”la sola adozione di una carta d’identità elettronica per tutti gli italiani avrebbe un impatto del 3% sul Pil” garantisce Casaleggio.