La Sardegna è ancora in piena emergenza coronavirus, ma già si pensa al futuro. Il presidente Christian Solinas ha stimato in un miliardo di euro la cifra che servirà per ripartire. "Una volta finita l'emergenza Regione e Stato si dovranno impegnare con una iniezione di risorse importante sul tessuto economico e produttivo per favorire la ripresa economica e il lavoro", ha detto nel corso del quotidiano incontro in videoconferenza con la stampa per fare il punto sulla situazione dell'epidemia nell'isola.
Una cifra che ha calcolato dopo l'allarme degli industriali italiani che stimano una perdita di Pil per il Paese attorno al 10%. "Si pensi che il Pil della Sardegna è mediamente di 33 miliardi di euro e su questo Pil il valore del comparto turistico è pari all'8%, mentre quello dell'indotto è di un altro 6%", ha spiegato il governatore sardo portando l'esempio di un settore vitale per l'economia dell'isola, ma ora azzerato dalle misure per contenere il contagio e che per il quale non si riesce, al momento, a ipotizzare prospettive e strategie di rilancio . "Senza contare", ha aggiunto Solinas, "il disastro della chiusura di piccoli esercizi, di artigiani e lavoratori autonomi".
Il presidente della Regione prevede una "fortissima" flessione del Pil della Sardegna: "Se nel Paese è stato calcolato il 10%, da noi potrebbe essere ben più grave". E quindi, ha spiegato occorrerà "una politica keynesiana aggressiva" con un'iniezione di risorse nel sistema che riattivi i circuiti produttivi. Questo in parte si otterrà con il fondo frutto dell'accordo con lo Stato sugli accantonamenti, il miliardo e 600 milioni per le grandi opere. Ma "un altro miliardo aggiuntivo" servirà "a dare una stura alla ripartenza del sistema economico, anche per generare nuovo Pil, anche in considerazione del fatto che sarà notevolmente ridotta una delle fonti principali di entrate per la Sardegna: la compartecipazione al gettito erariale".
Nel frattempo, Solinas, incassa il via libera del Consiglio regionale al programma di interventi, per circa 100 milioni di euro, che serviranno a garantire liquidità a famiglie e imprese nei prossimi due mesi. Il presidente ha annunciato entro le prossime 48 ore "un articolato di legge" che non dovrebbe trovare ostacoli nell'assemblea sarda. "Si tratta di risorse che andranno a integrare quelle previste dal governo", ha precisato dopo un incontro, sempre in videoconferenza, con i capigruppo. A questa somma si aggiungono i 110 milioni di aiuti alle imprese già programmati e la cui delibera - ha assicurato - è in dirittura d'arrivo.