Un cartello scritto da padre che guarda inorgoglito quelli che potrebbero essere i suoi figli diventati da "cazzoni a eroi", cresciuti nel momento più difficile. Lo ha appeso nel suo reparto Giorgio Aldegheri, medico esperto e responsabile dell'Anestesia e Terapia Intensiva della Multimedica di Sesto San Giovanni. Che nella prima parte rievoca i suoi 'ragazzi' di un tempo, collaboratori, infermieri e personale sanitario che lo affiancano, come "pigri, indolenziti, svogliati, approssimativi e scanzonati".
Poi, sottolinea la metamorfosi. "Ora che c'è veramente bisogno di loro - riconosce con fierezza - sono efficienti, precisi, motivati, solidali, collaborativi, concentrati, consapevoli e soprattutto impavidi, sono gli eroi dei nostri giorni. Escono dalle rianimazioni in fila indiana, silenziosi, distanziati, con il viso segnato dalla stanchezza, dalla tensione e dalle mascherine". La conclusione è di chi si augura che presto tutto finisca e torni la leggerezza nella sua 'truppa'. "Sorriderò di nuovo quando li vedrò uscire abbracciati, sognare la colazione, la palestra o un viaggio in Portogallo, prendersi in giro, fare gli scemi e ridere tra amici. Rispetto per questi ragazzi, non l'aumento di stipendio, non glielo daranno, ma il rispetto glielo dobbiamo". L'ultima parola è un "grazie" in stampatello.